“Chiodi” – Il nuovo album di Kaos One & Dj Craim
L’hip hop non è un fenomeno d’immediata comprensione e il rap è un genere musicale che necessita di attenzione nell’ascolto, di un’immersione totale.
Lo stesso brano offre una miriade di risignificazioni, che si svelano lentamente, ogni volta che lo si riascolta.
Conosci davvero una canzone quando la senti in tutte le sfumature dei tuoi stati d’animo, quando la rivedi attraverso la lente delle tue ultime consapevolezze, quando fa definitivamente parte di te e il processo è reciproco, perchè è come se scoprendo un’altra inesplorata zona dell’universo interiore espresso in quelle liriche, facessi luce anche su alcune parti di te rimaste in ombra fino ad allora.
E’ magico e travolgente, simbiotico se parliamo dell’alchimia percepita durante i live.
Attendiamo quindi, con estremo entusiasmo, il momento in cui potremo inabissarci con piena coscienza nell’album di Kaos One e DJ Craim uscito il 14 giugno.
E’ curioso notare che il tempo necessario ad assaporare un disco facendolo proprio è direttamente proporzionale al tempo che serve a farne nascere uno nuovo, intercorrono sempre parecchi anni infatti tra un lavoro e l’altro, le “lunghe” tempistiche hanno sempre contraddistinto Kaos.
E’ una peculiarità del Maestro, questo il titolo che gli è stato attribuito, per molti probabilmente è solo un modo di esprimere l’immensa gratitudine verso i suoi testi, verso le emozioni che incanalano e suscitano, con infinita umiltà ci ha ironizzato su: “…scrivo minchiate e mi chiamate Maestro”.
Il suo valore verte sulla qualità, non risiede certo nella quantità, un dettaglio in via d’estinzione causa la nostra era fondata sulla produttività.
Il singolo “Titanic” riconferma lo stile unico di un outsider, è l’underground in persona che non si smentisce mai e conserva il suo tocco.
Per comprendere meglio, eccone un assaggio.
“Ed è sempre speciale
Sempre più demenziale
La sagra del ridicolo
Qua è sempre carnevale
Sarà
La percentuale di realtà mascherate
La festa nazionale delle verità scontate”
Un’istantanea della nostra “civiltà”, la distorsione del mondo condensata in qualche schizzo d’inchiostro e trasmessa attraverso la sua inconfondibile voce: vera e intensa, tanto autentica da risultare incredibilmente limpida, trasparente e cristallina nei contenuti, pur mantenendo il caratteristico graffio roco.
Entra dirompente nel tuo essere e si fa spazio nel costato per poi insinuarsi, riparatrice, in ogni crepa di incoerenza.
Vibra verità, sorretta dalla forza di un beat e dal perfetto connubio che ne deriva, grazie alla garanzia costante che troviamo in Dj Craim.
Spingendosi sempre più giù, conclude il suo viaggio direttamente nel profondo dell’anima, e lì resta.
Incisa e indelebile.💜
Che dire!
Nonostante l’apertura e la curiosità verso le sperimentazioni, nonostante il valore che si può attribuire al radicale cambiamento di un artista, se genuino, sarebbe impensabile non spendere due parole per elogiare questa rinnovata coerenza.
Forse uno dei motivi per cui credo fermamente che l’ integrità di Kaos sia così importante, trattandosi di merce rara, è riconducibile all’assurdità di questo tempo, sembra esserci un estremo bisogno di onestà e dignità in questo particolare periodo storico, affollato di insensatezze.
Perciò concludiamo, ripartendo saldamente da un nuovo inizio.
“Perchè il rispetto ti ossessiona e la morale non perdona” nel caotico e fluido presente, ed è rincuorante trovare in lui un pilastro irremovibile, qualunque sia la realtà vissuta e qualunque sia la verità alla quale crediamo.
Dal principio di non contraddizione all’infinito, nella ricerca introspettiva che tenta di dare un senso alla vita, celebriamo le piccole cose, quelle che contano, partendo dalla nostra umanità.
Ce lo rammenta dal palco: “Siete voi…Cose preziose“.
Aspettando settembre per sentirselo dire di nuovo, cercando ancora quell’incredibile sinergia, cantando sottopalco al Magnolia!
Kaos, sempre fedele a se stesso.
L’intramontabile bagliore di una leggenda.