
Documentario sottotitolato in italiano, sotto al video potrete trovare immagini e link per approfondire gli argomenti trattati —
“The Ruin” — Autore sconosciuto

‘Questi muri in pietra sono meravigliosi…
le calamità li hanno sgretolati, questi siti cittadini si sono schiantati, le opere dei giganti corrotte. I tetti sono precipitati a terra, le torri in rovina.
Il ghiaccio alle giunture ha scoperchiato i cancelli sbarrati,
le mura segnate dalla tempesta sono scomparse…
gli anni li hanno consumati dal basso. Una tomba tiene
i maestri artigiani, decrepiti e defunti, nella dura presa della terra, fino a quando un centinaio di generazioni di umani-nazioni li avranno calpestati. Successivamente questo muro, grigio lichene e macchiato di ruggine, spesso sperimentando un regno dopo l’altro, ergendosi sotto le tempeste, alto e largo, fallì…
Le sale da vinificazione sono ancora modellate, tagliate come da armi,
penetrato [XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX] selvaggiamente polverizzato [XXXXXXXXXXXXXXXX] [XXXXXX] [XXXX] brillò [XXXXXXXXXX] [XXXXXX] abile e antico edificio [XXXXX] [XXXXXXXXX] [XXXXXXX] piegato e incrostato di fango-
La mente forte è stata sollecitata ad un acuto desiderio
di cerchi concentrici; il coraggioso legame
I pilastri si fondono meravigliosamente con il filo metallico. Le sale della città una volta erano luminose: c’erano molti bagni,
un alto tesoro di tetti a picco, molte strade per le truppe, molte sale per l’idromele
piena di gioie umane fino a quando quella terribile occasione non ha cambiato tutto questo.
I giorni della sfortuna arrivarono, i colpi caddero abbondantemente.
la morte ha preso tutti quegli uomini con la spada, i loro idoli sono stati distrutti.
la città-stalle perirono. Le loro moltitudini in sospensione caddero a terra.
Per questo le case a volta rossa sono cupe e si sono spogliate delle loro tegole, questi tetti di legno curvo. Questo posto è sprofondato in rovina, caduto a pezzi,
Lì una volta c’erano molti uomini, allegri e dorati,
adornati e scintillanti, fieri e vinacciosi, brillavano di guerra;
Lì si poteva guardare il tesoro, l’argento, i gioielli ornati,
la prosperità, il possesso, le pietre preziose,
l’illustre città del vasto regno.
Case di pietra che si ergono qui, dove è stato gettato un ruscello caldo in un ampio pozzo; un muro che avvolge tutto nel suo grembo luminoso, dove c’erano i bagni, riscaldati al suo interno. Era comodo,
quando lasciano versare [XXXXXXXXXXX] sulle bianche pietre
innumerevoli flussi riscaldati [XXXXXXXXXXXXXXX] fino alla piscina circolare
caldo [XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX] dove c’erano i bagni
Poi è [XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX]. Questa è una cosa regale.
una casa [XXXXX],
una città.’

In Caligola in Britannia centrali sono i temi della pazzia e della morte, elementi strettamente collegati e inevitabili. Troviamo immagini ritornanti di mari e cimiteri, di sorrisi e pagine bianche, spesso fusi insieme in accostamenti surrealistici. “I miei mariti sono tutti vedove” o “Il pesce rosso più verde del mondo” sono versi emblematici di questo onirico deragliamento di senso.
(Simone Consorti)

Della Istoria Romana Di Dione Cassio : Free Download, Borrow, and Streaming : Internet Archive


Aberlemno (La pietra serpente)
- — Si tratta di una “pietra simbolo britannica di prima classe “, situata sul ciglio della strada per Aberlemno, Angus. La pietra contiene un doppio disco e un “z-rod”, serpente, specchio e pettine. Si ritiene che questa pietra fosse probabilmente un megalite molto anteriore (a causa dei segni di taglio presenti sul retro e sul lato), ed che sia stata riutilizzata dai Pitti. Se così fosse non sarebbe inusuale, poiché pare che diverse altre pietre Pittische siano state riutilizzate da altri megaliti, come la “Brandsbutt Stone” di Inverurie.
SULLA REGINA BOUDICCA E LE RIBELLIONI
Sulla morte di Clodio Albino

L’Historia Augusta insiste particolarmente sui presagi del suo destino e sul fatto che Commodo avesse deciso dargli la possibilità di chiamarsi Cesare e indossare il mantello color porpora, ma non esistono particolari prove a riguardo. Fatto sta che fu proprio Settimio Severo a nominarlo suo Cesare, dopo che Albino era stato acclamato imperatore (e inizialmente aveva forse appoggiato Didio Giuliano, anche dal quale era stato nominato Cesare).
Tuttavia dopo la morte di Pescennio Nigro pare che Settimio Severo decise di liberarsi dello scomodo co-imperatore. Inviò delle lettere ad Albino, in cui allegava delle istruzioni per l’impero. Ma i legati avevano il compito di dire che in privato avrebbero detto il resto, con lo scopo segreto di assassinarlo. Albino fiutò il tranello e decise di torturarli, scoprendo il piano di Severo.
Fu così che Albino decise di andare incontro a Severo, da cui però venne sconfitto nella battaglia di Lugdunum e poi ucciso, nel febbraio del 197. Severo, per mandare un monito ai senatori, che amavano particolarmente Albino, inviò la sua testa a Roma e mandò a morte tutti quelli che lo avevano appoggiato, dopo aver rinvenuto il suo epistolario, che conteneva i nomi di chi lo sosteneva:

SULLA GRANDE COSPIRAZIONE DEI BARBARI
La Grande Cospirazione fu uno stato di guerra e disordine durato un anno che si verificò nella Britannia romana verso…
SU TEODOSIO
TEODOSIO – THEODOSIUS | romanoimpero.com
SU MAGNUS MAXIMUS

SU FLAVIO GRAZIANO, L’AMICO DEI BARBARI

SULLO STORICO OROSIO

COSTANZO DI LIONE E LA VITA DI SAN GERMANO
Costanzo di Lione – Monachesimo 2.0
Il momento che preferisco, durante la lettura delle agiografie, è quando mi pare di notare una deviazione, anche…

IL FORTE ROMANO DI BIRDOSWALD
Banna (castrum)
Banna, anche noto come Forte romano di Birdoswald, è stato un romano lungo il Vallo di Adriano, tra il forte di…
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Traduzione a cura di Mer Curio