Vaccini e Discernimento
Viviamo in un periodo particolarmente difficile per chi è solito porsi delle domande ed è ancora più difficile per chi queste domande le pone direttamente a chi di dovere, purtroppo.
Viviamo annegando nei paradossi.
Mi piacerebbe avere una percezione diversa della realtà ma che ci posso fare? Questa, in definitiva è la mia realtà.
Se scegli di non vaccinare il tuo bambino diventi il complottista che gioca sulla salute dei figli e dell’intera collettività, decidendo in base a informazioni trovate su qualche anonimo sito in rete, magari pure per caso. Potresti finire nella categoria di “quelli che si oppongono perchè hanno letto su facebook che i vaccini ‘fanno venire’ l’autismo” o in quella ancora più gettonata di “quelli che non vaccinano perchè idolatrano Wakefield”. Se ti va bene, potresti finire nella più semplice e generica “quelli che vogliono fare gli alternativi”. Un’altra divisione che a quanto pare ha funzionato? “Quelli brutti e cattivi” un concetto spiegato da Gian Marco Capitani, intervistato dalla nostra Marta.
Consiglio l’ascolto (qui) perché ricostruisce abilmente queste dinamiche, meccanismi funzionali alla creazione di stupide fazioni in stile “tifodastadio”, che hanno causato parecchie difficoltà a chi si è ritrovato in mezzo suo malgrado.
Descrive le assurdità che hanno contraddistinto il 2017, in particolare i mesi che hanno preceduto l’approvazione del decreto Lorenzin, fa davvero comprendere l’opprimente atmosfera che ha avvolto, in quel periodo, chi aveva iniziato a dissentire già da molto.
Le etichette spuntano come i funghi, non riesco nemmeno lontanamente a pensare che possa esistere qualcosa di più riduttivo, ma visto che piacciono tanto proverò a crearne una anche io, se vi ci ritrovate ve la presto volentieri, vediamo…potremmo essere “quelli che vogliono solo il bene dei propri figli e se ne fottono di quello che pensa la gente e se ne fottono pure di tutte le altre etichette” . Direi che suona.
Sono solo una mamma. Che cosa fai quando sei assalita dai dubbi e ti ritrovi mille porte chiuse in faccia da un sistema che non è minimamente interessato a fornire risposte? Sono andata a sbattere contro parecchi muri, alla fine mi sono semplicemente rassegnata e ho cercato di arrangiarmi.
La confusione è inevitabile, basta farsi un giro in rete, si esce disorientati e con la tentazione di lasciar perdere immediatamente. Molti articoli riportano lunghe liste di riferimenti ai quali è impossibile o difficile risalire, opinioni, battutine sarcastiche, assunti preconfezionati, congetture e deduzioni strettamente personali. Perdite di tempo infinite.
Ci ripetono come fosse un mantra che l’associazione vaccini-autismo è legata solo ed esclusivamente ai dati falsificati da Wakefield, che i vaccini sono efficaci e sicuri, che metterli in discussione è da pazzi paranoici.
La comunità scientifica è davvero così unita al riguardo?
Di chi ci possiamo fidare?
Ho tentato di capirlo, ho commesso degli errori, ho ritentato, ho cambiato idea, ho pensato di fare semplicemente quello che mi veniva imposto e finirla lì, sono impazzita, ho provato ad eliminare gli intermediari, ho provato a seguire solo la ragione, poi solo l’istinto, ho provato ad unirli e non so cosa succederà domani ma so di aver fatto del mio meglio e so che continuerò a farlo. Quanto segue è parte di questo processo. Spero solo possa essere in qualche modo d’aiuto.
Ho pensato quindi di rendere disponibile la mia ricerca senza commentarla perchè credo che i miei dubbi siano molto simili a quelli di chiunque altro si approcci all’argomento e le conclusioni non dovrebbero essere contaminate o influenzate, almeno all’inizio, lascerò dunque da parte la mia esperienza ed eviterò di esprimere il mio pensiero, per il momento.
Ho avuto difficoltà nello scegliere l’impostazione del lavoro a causa della mole di materiale da selezionare, per iniziare ho deciso di riportare esclusivamente ricerche regolarmente pubblicate che hanno avuto accesso a pubmed (qui una guida completa per iniziare ad utilizzare questa banca dati in autonomia) perchè maggiormente sottoposte a peer-review e riconosciute anche dai medici dell’Asl con i quali è necessario sostenere il colloquio per l’obiezione attiva.
Ho diviso gli studi in vari capitoli per facilitare la lettura, ho riportato il titolo dell’articolo in inglese con il link ipertestuale e di seguito la sua traduzione, ho cercato di sintetizzare i risultati conclusivi trascrivendo le parti più importanti, ho aggiunto qualche nota per i concetti o i termini meno comuni, fondamentali per la comprensione.
Come sempre non ho la pretesa di essere esaustiva perchè sarebbe impensabile e non avendo competenze strettamente tecniche, mi scuso per eventuali imprecisioni, errori o ripetizioni. Il mio è solo un tentativo, vorrei poter dare un po’ di speranza a chi sta cercando di vederci chiaro, a chi si trova smarrito con l’intero sistema contro.
Solo, nella disperata volontà di difendere ciò che ha di più caro.
Solo, nel dover sostenere conversazioni con addetti ai lavori che abusano del loro “potere” e della loro carica per esercitare pressione.
Solo, sotto al costante giudizio delle persone che incontra.
Ovviamente non è mia intenzione dare risposte, vorrei che queste righe fossero considerate più come uno spunto, un esempio per orientarsi nella ricerca e trovare il proprio metodo. A volte la cosa più difficile da fare è capire in che direzione muovere il primo passo, poi ci si perdono le notti, ci si ritrova con gli occhi gonfi e si fatica a spegnere il computer perchè si vedono tre tastiere. Non ci si accontenta di quella voce rassicurante, quel disco rotto, il medico di turno al colloquio che vi culla cercando di convincervi: “è tutto a posto, andrà tutto bene”.
Neanche l’ombra di un ragionamento critico, nessuna risposta personalizzata, la minima valutazione individuale, zero interesse.
Tantomeno ci si fida di ogni parola che si legge in internet, si arriva ad aprire ogni singolo link per verificare e capire, per allenare il discernimento appunto, che caratterizza CGS.
Discernimento che diventa sempre più importante, indispensabile. Prerogativa per una scelta consapevole. Ecco il mio piccolo dono accompagnato da un sentito augurio, troveremo la forza per affrontare l’anno che sta per iniziare. Un abbraccio forte, in particolare alle mamme. Lely =)
ESAVALENTE
Unexplained cases of sudden infant death shortly afterhexavalent vaccination
Casi inspiegabili di morte infantile improvvisa subito dopo la vaccinazione esavalente
“Vaccini polivalenti come Hexavac e Infanrix Hexa sono stati sviluppati per aumentare l’accettazione delle vaccinazioni riducendo il numero di iniezioni necessarie. Poco dopo la vaccinazione, tre dei bambini hanno sviluppato sintomi come stanchezza, perdita di appetito, febbre fino a 39C° e insonnia. Tutti i bambini sono stati trovati morti senza spiegazione 1-2 giorni dopo la vaccinazione. Oltre alle anomalie neuropatologiche e istologiche, tutti questi bambini hanno mostrato uno straordinario ematoma cerebrale, che li ha resi eccezionali per altri casi di SID. Le encefalopatie post-vaccinali sono menzionate soprattutto in relazione alle vaccinazioni contro la pertosse…Una recente analisi di tutti i casi noti alle autorità tedesche ha mostrato un tasso di mortalità che era statisticamente prevedibile per il primo giorno dopo la vaccinazione. Abbiamo segnalato questi sei casi per indirizzare l’attenzione su un possibile grave effetto collaterale della vaccinazione…c’è ora la possibilità di provare che queste morti infantili sono causate dalla vaccinazione. Pertanto, il rapporto tra le vaccinazioni e la morte dei bambini deve rimanere incerto. Tuttavia, riteniamo che sia importante informare i medici vaccinatori e i pediatri, così come i genitori, circa le possibili complicazioni fatali dopo l’utilizzo di vaccini esavalenti. Infine, se continua l’ampio uso di vaccini esavalenti, sono necessari studi approfonditi per valutare o escludere una relazione tra vaccinazione e morte nei neonati.” *
*Non è disponibile l’abstract su pubmed ma ho trovato lo studio completo. Scaricabile qui
DTP
L’introduzione di DTP e del vaccino orale contro la poliomielite tra i giovani neonati in una comunità africana urbana: Un esperimento naturale.
“Abbiamo esaminato l’introduzione del vaccino contro la difterite-tetano-pertosse (DTP) e il vaccino antipolio orale (OPV) in una comunità urbana in Guinea-Bissau all’inizio degli anni ’80. Tra i bambini di 3-5 mesi, che hanno ricevuto DTP (± OPV) era associato un rapporto di rischio di mortalità (HR) di 5,00 (95% CI 1,53-16,3) rispetto ai bambini non ancora vaccinati con DTP. Le differenze nei fattori di fondo non hanno spiegato l’effetto. L’effetto negativo è stato particolarmente forte per i bambini che avevano ricevuto solo DTP e nessun OPV. La mortalità infantile per tutte le cause dopo i 3 mesi di età è aumentata dopo l’introduzione di questi vaccini. Il DTP era associato ad un aumento della mortalità; OPV può modificare l’effetto di DTP.”
Testando l’ipotesi che il DTP abbia effetti negativi non specifici e differenziati per sesso sulla sopravvivenza dei bambini nei paesi ad alta mortalità
“Queste osservazioni sono incompatibili con il DTP che si limita a proteggere contro le malattie mirate…il DTP è associato a una maggiore mortalità delle bambine. Studi randomizzati sul DTP sono giustificati per misurare il vero impatto sulla sopravvivenza.”
EPATITE
Hepatitis B vaccine induces apoptotic death in Hepa1-6 cells
Il vaccino contro l’epatite B induce la morte apoptotica nelle cellule Hepa1-6
“I vaccini possono avere effetti collaterali negativi, e questi sono prevalentemente associati all’inclusione di additivi chimici come l’adiuvante all’idrossido di alluminio. L’esposizione al vaccino contro l’epatite B ha aumentato l’apoptosi cellulare come rilevato dalla citometria a flusso e dal test TUNEL. Concludiamo che l’esposizione delle cellule Hepa1-6 a una bassa dose di vaccino adiuvante contro l’epatite B porta alla perdita di integrità mitocondriale, l’induzione dell’apoptosi e la morte cellulare, l’effetto di apoptosi è stato osservato anche nella linea cellulare del mioblasto del topo C2C12 dopo il trattamento con basse dosi di vaccino. Inoltre è stato osservato un effetto apoptotico in vivo del vaccino contro l’epatite B nel fegato del topo.”
Hepatitis B vaccine and liver problems in U.S. children less than 6 years old, 1993 and 1994
Vaccino per l’epatite B e problemi al fegato nei bambini americani di età inferiore ai 6 anni, 1993 e 1994
“I dati per valutare i benefici e i rischi del vaccino contro l’epatite B per la popolazione generale dei bambini americani sono scarsi. Abbiamo calcolato il rischio di problemi epatici tra i bambini vaccinati contro l’epatite B e quelli non vaccinati contro l’epatite B utilizzando la regressione logistica. I bambini vaccinati contro l’epatite B avevano un rapporto di probabilità* non aggiustato di 2,94 e un rapporto di probabilità aggiustato in base all’età di 2,35 per i problemi al fegato rispetto ai bambini non vaccinati contro l’epatite B nell’Indagine Nazionale sulla Salute del 1993. I bambini vaccinati contro l’epatite B avevano un rapporto di probabilità non aggiustato di 2,57 e un rapporto di probabilità aggiustato per età di 1,53 per problemi al fegato rispetto ai bambini non vaccinati contro l’epatite B nel set di dati del National Health Interview Survey del 1994.”
*rapporto di probabilità=odds ratio Se il valore dell’OR è uguale a 1, significa che l’odds di esposizione nei sani è uguale all’odds di esposizione nei malati, cioè il fattore di rischio è ininfluente sulla comparsa della malattia. Se il valore dell’OR è maggiore di 1, il fattore di rischio può essere implicato nella comparsa della malattia; se il valore dell’OR è minore di 1 il fattore di rischio in realtà è una difesa contro la malattia.
HIB
Hemophilus influenzae type B disease in children vaccinated with type B polysaccharide vaccine
Hemophilus influenzae malattia di tipo B nei bambini vaccinati con il vaccino polisaccaride di tipo B
“Abbiamo studiato 55 casi di malattia invasiva Hemophilus influenzae di tipo b che si verificano nei bambini almeno tre settimane dopo la vaccinazione con il vaccino polisaccaride di tipo b.La meningite si è sviluppata in 39 pazienti, di cui 3 sono morti e 6 hanno avuto sequele neurologiche. Abbiamo indagato su alcuni fattori ospiti che possono aver contribuito al fallimento del vaccino. La concentrazione geometrica media di anticorpi al polisaccaride di tipo b nel siero in fase di convalescenza di 31 dei pazienti vaccinati che avevano la malattia dell’emofilo era significativamente più bassa di quella nel siero di 25 pazienti di età simile con la malattia che non erano mai stati vaccinati.* Nei bambini bianchi, la presenza del fenotipo di immunoglobulina Gm è stata associata ad un aumento di sette volte il rischio relativo di fallimento del vaccino. Concludiamo che il fallimento del vaccino può essere correlato in parte a fattori genetici, e che la maggior parte dei bambini vaccinati in cui si sviluppa la malattia di Hemophilus influenzae hanno risposte anticorpali carenti al polisaccaride di tipo b nonostante le normali concentrazioni sieriche di immunoglobulina e le normali risposte anticorpali al tossoide tetanico.”
* Granoff e colleghi che pubblicano sul New England Journal of Medicine hanno studiato un gruppo di bambini che hanno contratto la meningite da HIB nonostante fossero vaccinati. Questi bambini sono stati confrontati con altri bambini che non hanno ricevuto il vaccino, ma hanno avuto anche loro la meningite HIB. L’idea era quella di cercare di capire perché il vaccino non funzionò. I bambini che erano stati vaccinati avevano una risposta immunitaria molto bassa alla malattia rispetto ai bambini che non erano stati vaccinati.
Postvaccination susceptibility to invasive Haemophilus influenzae type b disease in infant rats
Suscettibilità post-vaccinazione alla malattia invasiva Haemophilus influenzae di tipo b nei ratti neonati
“Per valutare la possibilità che l’immunizzazione con un vaccino polisaccaride capsulare riduca l’immunità nel periodo immediatamente successivo alla vaccinazione e renda un animale suscettibile alla malattia invasiva Haemophilus influenzae di tipo b, abbiamo immunizzato passivamente i cuccioli di ratto con un preparato immunoglobulinico, li abbiamo vaccinati con un vaccino polisaccaride capsulare H. Influenzae di tipo b ad una vasta gamma di dosi, e li abbiamo sfidati con H. influenzae di tipo b somministrato per via intraperitoneale. La batteriemia si è verificata nell’89% dei cuccioli protetti e vaccinati rispetto al 17% dei cuccioli protetti e non vaccinati. Nei cuccioli protetti e vaccinati il tasso di batteriemia era simile a quello dei cuccioli di controllo non protetti e non vaccinati e non variava con la dose di vaccino somministrata. L’entità della batteriemia e l’incidenza della meningite nei cuccioli protetti e vaccinati superava quella che si verificava negli animali di controllo protetti e non vaccinati, ma questi effetti diminuivano con la dose di vaccino. Diminuzione dell’anticorpo anticapolare si è verificato in associazione con le più grandi dosi di vaccino. Concludiamo che la somministrazione del vaccino polisaccaride capsulare H. influenzae di tipo b nei ratti neonati è associata ad una diminuzione dell’anticorpo anticapolare acquisito passivamente subito dopo la vaccinazione e che la sfida sperimentale con H. influenzae di tipo b in questo momento produce una malattia simile a quella che si verifica negli animali non protetti passivamente.”
PERTOSSE
Il problema della pertosse
“La pertosse è in fase di rinascita e molti casi si verificano in bambini e adolescenti vaccinati. Nei paesi che utilizzano vaccini acellulari, la diminuzione dell’immunità è almeno una parte del problema.”
Cosa c’è che non va con l’immunità ai vaccini contro la pertosse? Il problema della perdita di efficacia dei vaccini contro la pertosse
“Anche se i vaccini aP forniscono protezione durante i primi anni di vita, il cambiamento nel priming delle cellule T comporta una diminuzione dell’efficacia di aP già a 2-3 anni dopo l’iniezione.”
Pertussis vaccines and the challenge of inducing durable immunity
I vaccini contro la pertosse e la sfida di indurre l’immunità duratura
“…dati recenti mostrano che la protezione dei vaccini per la pertosse acellulare non è duratura. I livelli di anticorpi diminuiscono rapidamente dopo la vaccinazione, probabilmente a causa dell’incapacità degli antigeni della pertosse acellulare di stimolare la memoria delle cellule B di lunga durata...i vaccini acellulari non hanno impedito la colonizzazione o la trasmissione a seguito di una sfida nei primati non umani”
T-cell immune responses to Bordetella pertussis infection and vaccination
Risposte immunitarie delle cellule T all’infezione da Bordetella pertosse e vaccinazione
“Le recenti indagini immunologiche, derivanti dagli studi effettuati negli anni Novanta nell’ambito degli studi clinici dei vaccini per la pertosse acellulare, hanno evidenziato l’importante ruolo svolto dall’immunità delle cellule T alla pertosse nell’uomo. Questi studi hanno ampiamente confermato le indagini precedenti nei modelli di infezione respiratoria murina, l’immunità umorale da sola non è sufficiente a conferire protezione contro l’infezione da Bordetella pertosse, l’immunità delle cellule T è necessaria.”
Immunoglobulin A-mediated protection against Bordetella pertussis infection
Immunoglobulina A-mediata protezione contro l’infezione da B. pertussis
“Poco si sa sul ruolo delle IgA nell’immunità contro la pertosse. Aumentando la quantità di anticorpi IgA indotti dai vaccini contro la pertosse si può ottenere una maggiore efficacia del vaccino.”
Comparative effectiveness of acellular versus whole-cell pertussis vaccines in teenagers
Efficacia comparativa dei vaccini per la pertosse acellulare rispetto a quelli per la pertosse a cellule intere negli adolescenti
“Gli adolescenti che hanno ricevuto i vaccini DTwP (vaccino a cellule intere) nell’infanzia erano più protetti durante un’epidemia di pertosse rispetto a quelli che hanno ricevuto i vaccini DTaP (vaccino acellulare).”
Cosa fare per i vaccini contro la pertosse? Collegare ciò che sappiamo sull’efficacia del vaccino della pertosse, l’immunologia e la trasmissione della malattia per creare un vaccino migliore
“Nonostante l’implementazione di programmi di immunizzazione e l’elevata copertura vaccinale nella maggior parte delle giurisdizioni, la pertosse è ancora una delle malattie prevenibili con il vaccino più comuni, suggerendo che i vaccini attuali e i programmi di immunizzazione non sono stati sufficientemente efficaci. Si ritiene che diversi fattori contribuiscano a questo. Il vaccino contro la pertosse acellulare che è stato utilizzato in molte giurisdizioni dagli anni ’90 è meno efficace del vaccino a cellule intere precedentemente utilizzato, con l’immunità che diminuisce nel tempo. Sia i vaccini contro la pertosse a cellule intere che quelli acellulari sono efficaci nel ridurre la gravità della malattia ma non la trasmissione, determinando focolai nelle coorti vaccinate.”
Other Bordetellas, lessons for and from pertussis vaccines
Altre B. pertussis , lezioni per e dai vaccini contro la pertosse
“…l’uso intensivo di vaccini per la pertosse ha indotto cambiamenti nelle popolazioni di B. pertussis e B. parapertussis. Non è ancora noto se queste specie siano agenti patogeni per l’uomo o solo batteri opportunisti, ma la diagnosi biologica ha confermato la presenza di B. holmesii nei campioni respiratori umani, mentre B. petrii e le altre quattro specie hanno poche implicazioni per la salute pubblica.”
L’analisi genomica degli isolati dell’epidemia di pertosse del Regno Unito del 2012 rivela che i geni dell’antigene del vaccino si evolvono in modo insolitamente rapido
“La rapida evoluzione dei geni che codificano l’antigene del vaccino ha gravi conseguenze sulla capacità dei vaccini attuali di continuare a controllare la pertosse.”
Immune Responses to Pertussis Vaccines and Disease
Risposte immunitarie ai vaccini e alla malattia
“rimangono delle sfide nella comprensione della risposta immunitaria ai vaccini contro la pertosse.”
MMR e MMRV
Analisi del rischio di meningite asettica dopo la vaccinazione MMR nei bambini coreani utilizzando uno studio caso-crossover*
“Lo studio epidemiologico degli eventi avversi di un vaccino non è facile; molti paesi non hanno dati affidabili. I vaccini contenenti il ceppo Urabe o Hoshino sono stati ritirati dall’uso in diversi paesi. Tuttavia, i dati non sono abbastanza forti da costituire la base di una raccomandazione di non utilizzare ceppi specifici. Il disegno caso-crossover è stato utile per confermare il rischio di eventi avversi acuti dopo aver ricevuto vaccini.”
* una semplice descrizione del tipo di studi che possiamo trovare.
Disturbi dell’andatura interpretati come atassia cerebellare dopo la vaccinazione MMR a 15 mesi di età: uno studio di follow-up
“…frequenza di 8 per 100.000 dosi di vaccino MMR utilizzato per bambini di 15 mesi. I sintomi e i segni sono caratteristici dell’atassia cerebellare. I disturbi dell’andatura registrati dopo la vaccinazione MMR sembrano essere più frequenti di quanto finora riportato. La maggior parte dei casi è lieve e di breve durata e una maggiore durata dei sintomi sembra essere predittiva di sequele tardive. Una diagnosi clinica di atassia cerebellare dopo MMR e l’esatta frequenza di questo evento avverso deve ancora essere testata in studi prospettici.”
Rischio di crisi febbrile dopo il vaccino MMRV: Una revisione sistematica e meta-analisi
“La prima dose di vaccino MMRV nei bambini di età compresa tra 10-24 mesi è stata associata ad un elevato rischio di crisi epilettiche o convulsioni febbrili.”
H1N1
Un’iniziativa di ricerca interdisciplinare coordinata per affrontare una maggiore incidenza di narcolessia a seguito del programma di vaccinazione Pandemrix (vaccino contro l’influenza A (H1N1) adiuvato con AS03) 2009-2010 in Svezia.
“sono stati segnalati numerosi casi di narcolessia tra i bambini e gli adolescenti vaccinati. In questa recensione, riassumiamo i risultati di una ricerca nazionale interdisciplinare congiunta per indagare il segnale di reazione avversa proveniente dal sistema di segnalazione spontanea e per comprendere meglio i possibili meccanismi causali. Un rischio da tre a quattro volte maggiore di narcolessia nei bambini e negli adolescenti vaccinati è stato verificato da studi epidemiologici. E’ discussa nella revisione anche l’importanza di una comunicazione trasparente e della collaborazione per mantenere la fiducia del pubblico nei programmi di vaccinazione .”
GARDASIL
Rilevamento del DNA del gene L1 del papillomavirus umano (HPV) eventualmente legato a particolato di alluminio adiuvante nel vaccino HPV Gardasil
“I medici di nove paesi hanno presentato campioni di Gardasil (Merck & Co.) per testatare la presenza del DNA del papillomavirus umano (HPV)
I risultati hanno mostrato che tutti i 16 campioni di Gardasil, ognuno con un numero di lotto diverso, contenevano frammenti di DNA HPV-11, o HPV-18 DNA, o una miscela di frammenti di DNA di entrambi i genotipi. Il DNA HPV rilevato è stato trovato per essere saldamente legato alla frazione insolubile, resistente alle proteinasi, presumibilmente di alluminio idrossifosfato solfato di alluminio amorfo (AAHS) nanoparticelle utilizzate come coadiuvante. Il significato clinico di questi frammenti residui di HPV DNA legati ad un adiuvante a base di minerali particellari è incerto dopo l’iniezione intramuscolare, e richiede ulteriori indagini per la sicurezza della vaccinazione.”
Rilevamento del DNA del papillomavirus umano del gene L1 frammenti di sangue e milza post mortem dopo Gardasil vaccinazione – Un rapporto sul caso
“…un’adolescente precedentemente sana ha subito una morte improvvisa e inaspettata nel sonno 6 mesi dopo 3 iniezioni intramuscolari di un vaccino HPV quadrivalente, Gardasil. Un’analisi completa dell’autopsia non ha rivelato alcuna causa di morte. Il DNA del gene HPV-16 rilevato nei materiali post-mortem era simile ai frammenti di DNA del gene HPV-16 in Gardasil…Questi frammenti nudi non proliferanti di DNA del gene HPV-16 L1 sembravano essere nei macrofagi del sangue post-mortem e della milza e sono stati protetti dalla degradazione legandosi saldamente all’adiuvante di alluminio particolato utilizzato nella formulazione del vaccino. Il significato di questi frammenti di DNA dell’HPV di origine vaccinale trovati nei materiali post-mortem non è chiaro e richiede ulteriori indagini.”
THIMEROSAL
Una valutazione degli effetti del thimerosal sui disturbi dello sviluppo neurologico riportati a seguito di vaccini DTP e Hib rispetto al vaccino DTPH negli Stati Uniti
“Il Thimerosal è un conservante etilmercurio storicamente aggiunto ad alcuni vaccini. Studi tossicocinetici hanno mostrato che i bambini negli Stati Uniti hanno ricevuto dosi di mercurio da vaccini contenenti Thimerosal (TCV) in eccesso rispetto alle linee guida di sicurezza. È stato intrapreso uno studio epidemiologico caso-controllo dei disturbi dello sviluppo neurologico (NDs). Un significativo aumento del rapporto di probabilità per autismo, disturbi del linguaggio, ritardo mentale, spasmi infantili e anomalie del pensiero segnalate al VAERS sono stati trovati in seguito ai vaccini DTP in confronto ai vaccini DTPH con il minimo errore sistematico o di polarizzazione. Ulteriori ricerche dovrebbero essere intraprese nel contesto della valutazione delle esposizioni associate al mercurio, soprattutto perché nel 2005 l’Istituto di Medicina ha pubblicato un rapporto che mette in discussione la gestione dei dati sulla sicurezza dei vaccini da parte del Programma Nazionale di Immunizzazione dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie.”
Integrazione di studi sperimentali (in vitro e in vivo) di neurotossicità sperimentale (in vitro e in vivo) di thimerosal a basse dosi rilevanti per i vaccini
“C’è la necessità di interpretare gli studi neurotossici per aiutare ad affrontare le incertezze che circondano le madri incinte, i neonati e i bambini piccoli che devono ricevere dosi ripetute di vaccini contenenti Thimerosal (TCV). Questa revisione integra le informazioni derivate da studi sperimentali emergenti (in vitro e in vivo) di Thimerosal a basse dosi. I principali database (PubMed e Web-of-science) sono stati ricercati per studi sperimentali in vitro e in vivo che hanno affrontato gli effetti del Thimerosal a basse dosi sui tessuti neurali e sul comportamento animale. Le informazioni estratte dagli studi indicano che: (a) l’attività di basse dosi di Thimerosal contro cellule cerebrali umane e animali isolate è stata trovata in tutti gli studi ed è coerente con la neurotossicità Hg; (b) l’effetto neurotossico dell’etilmercurio non è stato studiato con coadiuvanti-Al nei TCV; (c) studi su animali hanno dimostrato che l’esposizione al Thimerosal-Hg può portare all’accumulo di Hg inorganico nel cervello, e che (d) le dosi rilevanti per l’esposizione ai TCV hanno il potenziale di influenzare lo sviluppo neurologico umano.”
Neurodevelopmental Disorders after Thimerosal-Containing Vaccines: A Brief Communication
Disturbi dello sviluppo neurologico dopo i vaccini contenenti Thimerosal: Una breve comunicazione
“Inizialmente eravamo molto scettici sul fatto che le differenze nelle concentrazioni di thimerosal nei vaccini avrebbero avuto un effetto sul tasso di incidenza dei disturbi dello sviluppo neurologico dopo l’immunizzazione infantile. Questo studio presenta la prima evidenza epidemiologica, basata su decine di milioni di dosi di vaccino somministrato negli Stati Uniti, che associa l’aumento del thimerosal da vaccini con disturbi dello sviluppo neurologico. Il rapporto maschio/femmina indicava che l’autismo e i disturbi del linguaggio sono stati riportati più nei maschi che nelle femmine dopo i vaccini DTaP contenenti tetano, mentre il ritardo mentale è stato riportato in modo più uniforme tra i destinatari del vaccino maschile e femminile. Sono stati effettuati controlli per determinare se i dati contenevano errori, ma non ne è stato trovato alcuno. Reazioni avverse acute di controllo come decessi (RR = 1.0), vasculite (RR = 1.2), convulsioni (RR = 1.6), visite ED (RR = 1.4), reazioni avverse totali (RR = 1.4) e gastroenterite (RR = 1.1) sono state segnalate in modo simile dopo i vaccini DTaP contenenti e privi di thimerosal.”
Il thimerosal induce l’apoptosi delle cellule neuronali causando il rilascio del citocromo c e del fattore che induce l’apoptosi dai mitocondri
“C’è una crescente preoccupazione in tutto il mondo per i rischi neurologici del thimerosal che è un composto organico di mercurio comunemente usato come conservante antimicrobico. In questo studio, abbiamo dimostrato che il thimerosal, a concentrazioni nanomolari, induce la morte delle cellule neuronali attraverso la via mitocondriale. I nostri dati suggeriscono che il thimerosal provoca apoptosi nelle cellule del neuroblastoma cambiando il microambiente mitocondriale.
Le questioni metodologiche e le prove di illecito nella ricerca che si prefigge di mostrare sicuro il thimerosal nei vaccini
“Ci sono oltre 165 studi che si sono concentrati sul Thimerosal e lo hanno trovato dannoso. Di questi, 16 sono stati condotti per esaminare specificamente gli effetti del Thimerosal su neonati umani o bambini con esiti riportati di morte, acrodinia, avvelenamento, reazione allergica, malformazioni, reazione autoimmune, sindrome di Well, ritardo dello sviluppo, e disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui tic, ritardo del discorso, ritardo del linguaggio, disturbo da deficit di attenzione e autismo. Al contrario, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie affermano che il Thimerosal è sicuro e non c’è “alcuna relazione tra [T]himerosal[-]contenente vaccini e tassi di autismo nei bambini”. Questo è sconcertante perché, in uno studio condotto direttamente dagli epidemiologi del CDC, è stato trovato un rischio 7,6 volte maggiore di autismo da esposizione al Thimerosal durante l’infanzia. La posizione attuale del CDC che il Thimerosal sia sicuro e che non ci sia alcuna relazione tra Thimerosal e autismo si basa su sei specifici studi epidemiologici pubblicati coauthored e sponsorizzati dal CDC. Lo scopo di questa revisione è quello di esaminare queste sei pubblicazioni e analizzare le possibili ragioni per cui i loro risultati pubblicati sono così diversi dai risultati delle indagini di più gruppi di ricerca indipendenti negli ultimi 75 anni.“
La neurotossicità del thimerosal è associata all’esaurimento del glutatione: protezione con i precursori del glutatione
“Il metilmercurio ambientale è stato dimostrato essere altamente neurotossico, soprattutto per il cervello in via di sviluppo. Anche se il Thimerosal è stato recentemente rimosso dalla maggior parte dei vaccini per bambini, è ancora presente nei vaccini antinfluenzali somministrati alle donne in gravidanza, agli anziani e ai bambini nei paesi in via di sviluppo.”
Thimerosal: Clinical, epidemiologic and biochemical studies
Thimerosal: studi clinici, epidemiologici e biochimici
“Il culmine della ricerca che esamina gli effetti del Thimerosal nell’uomo indica che si tratta di un veleno a livelli minimi con una pletora di conseguenze deleterie, anche ai livelli attualmente somministrati nei vaccini.”
Ritardata acquisizione dei riflessi neonatali nei neonati primati che ricevono un vaccino contro l’epatite B contenente thimerosal: influenza dell’età gestazionale e del peso alla nascita
“Questo studio ha esaminato se l’acquisizione di riflessi neonatali in macachi rhesus neonati è stata influenzata dalla ricezione di una singola dose neonatale di vaccino contro l’epatite B contenente il conservante thimerosal (Th). Il vaccino contro l’epatite B contenente una dose di Th corretta per il peso è stato somministrato ai macachi maschi entro 24 ore dalla nascita (n = 13). Gli animali non esposti hanno ricevuto placebo salino (n = 4) o nessuna iniezione (n = 3). Negli animali esposti c’è stato un significativo ritardo…rispetto agli animali non esposti. Nessuna risposta neonatale è stata significativamente ritardata negli animali non esposti. Questo modello dei primati fornisce un possibile mezzo per valutare i risultati negativi dello sviluppo neurologico derivanti dall’esposizione neonatale al vaccino contro l’epatite B contenente Th, in particolare nei neonati con GA o BW inferiori. I meccanismi alla base di questi effetti e i requisiti per il Th richiedono ulteriori studi.”
Disturbi comportamentali persistenti e alterazioni del sistema dopaminergico cerebrale dopo la somministrazione precoce postnatale di thimerosal nei ratti
“In precedenza abbiamo dimostrato che la somministrazione neonatale di THIM a dosi equivalenti a quelle usate nei vaccini per neonati o superiori, causa alterazioni durature nel sistema degli oppioidi cerebrali nei ratti. I maschi erano più sensibili delle femmine ad alcune azioni neurodisruttive/neurotossiche di THIM. Questi dati documentano che la somministrazione precoce postnatale del THIM causa danni neurocomportamentali duraturi e alterazioni neurochimiche nel cervello, dipendenti dalla dose e dal sesso. Se si verificano cambiamenti simili nei bambini esposti al THIM/mercuriali, potrebbero contribuire a causare disturbi dello sviluppo neurologico.”
Una relazione dose-risposta tra l’esposizione al mercurio organico da vaccini contenenti Thimerosal e disturbi dello sviluppo neurologico
“La vaccinazione infantile di routine può essere un importante strumento di salute pubblica per ridurre la morbilità/mortalità associata a malattie infettive, ma il presente studio associa in modo significativo l’esposizione all’Hg organico da T-HBV con un aumento del rischio di una diagnosi di ND (disturbi dello sviluppo neurologico)“
Soppressione da parte del Thimerosal di Ex-Vivo CD4+ T Cell
Risposta al vaccino contro l’influenza e all’induzione dell’apoptosi nelle cellule T della memoria primaria
“Poiché il thimerosal può alterare la risposta immunitaria ai vaccini, abbiamo studiato in dettaglio gli effetti ex-vivo del thimerosal sul destino e sulle funzioni delle cellule T in risposta alla legatura TCR. Nel complesso questi risultati sottolineano l’effetto proapoptotico del thimerosal sui linfociti umani primari a concentrazioni 100 volte inferiori a quelle contenute nel vaccino multidose, e rivelano l’effetto inibitorio di questo conservante sulla proliferazione delle cellule T e le funzioni a concentrazioni nanomolari.”
Disfunzione mitocondriale, ridotta attività ossidativo-riduttiva, degenerazione e morte nelle cellule neuronali umane e fetali indotte da un’esposizione a basso livello a composti metallici del timerosal e di altri metalli
“Thimerosal a basse concentrazioni nanomolari (nM) ha indotto una significativa tossicità cellulare in cellule neuronali umane e fetali. Thimerosal è stato trovato significativamente più tossico rispetto agli altri composti metallici esaminati. Studi futuri devono essere condotti per valutare ulteriori meccanismi alla base del danno cellulare indotto dal Thimerosal e valutare potenziali co-esposizioni ad altri composti che possono aumentare o diminuire la tossicità mediata dal Thimerosal.”
Neurotoxic effects of postnatal thimerosal are mouse strain dependent
Gli effetti neurotossici del thimerosal postnatale sono dipendenti dalla varietà del topo
“Il cervello in via di sviluppo è particolarmente sensibile al rischio neurotossico rappresentato dai mercuriali. Non si sa come la variabilità della popolazione influisca sulla sicurezza del conservante del vaccino contenente etilmercurio, il Thimerosal. I profili immunitari e la storia familiare nell’autismo sono spesso coerenti con l’autoimmunità. Abbiamo ipotizzato che la propensione autoimmune influenzi gli esiti nei topi a seguito delle sfide del thimerosal che imitano le vaccinazioni infantili di routine. I topi autoimmuni sensibili alle malattie autoimmuni SJL/J hanno mostrato un ritardo nella crescita, una riduzione della locomozione, una risposta esagerata alla novità, e neuroni ippocampali ipercromici densamente confezionati con recettori e trasportatori di glutammato alterati. Ceppi resistenti all’autoimmunità, C57BL/6J e BALB/cJ, non erano suscettibili. Questi risultati implicano influenze genetiche e forniscono un modello per lo studio della neurotossicità legata al thimerosal.”
Una meta-analisi di valutazione epidemiologica dei disturbi dello sviluppo neurologico a seguito di vaccini somministrati dal 1994 al 2000 negli Stati Uniti
“È chiara dai risultati del presente studio epidemiologico e da altri dati pubblicati di recente l’associazione tra l’esposizione al mercurio e le malattie neurodegenerative infantili, ulteriori ricerche sulle malattie neurodegenerative dovrebbero essere intraprese nel contesto della valutazione delle esposizioni associate al mercurio, in particolare dai vaccini contenenti Thimerosal.”
Confronto dei livelli di mercurio nel sangue e nel cervello delle scimmie neonatali esposte al metilmercurio o ai vaccini contenenti thimerosal
“I rapporti hanno indicato che i neonati possono ricevere l’etilmercurio (sotto forma di thimerosal) in base alle linee guida della U.S. Environmental Protection Agency per l’esposizione al metilmercurio, a seconda dell’esatta vaccinazione, del programma e delle dimensioni del neonato.I risultati indicano che MeHg non è un riferimento adatto per la valutazione del rischio da esposizione a Hg di origine thimerosal-derivato. La conoscenza della tossicocinetica e della tossicità per lo sviluppo del thimerosal è necessaria per consentire una valutazione significativa degli effetti sullo sviluppo dei vaccini contenenti thimerosal“
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Mercury and autism: accelerating evidence?
Mercurio e autismo: prove sempre più evidenti?
“È stato ipotizzato che i bambini con autismo hanno una ridotta capacità di disintossicazione a causa del polimorfismo genetico. In vitro, il mercurio e il thimerosal nei livelli trovati diversi giorni dopo la vaccinazione inibiscono la metionina sintetasi (MS) del 50%. La normale funzione della SM è cruciale nelle fasi biochimiche necessarie per lo sviluppo del cervello, l’attenzione e la produzione di glutatione, un importante agente antiossidante e disintossicante. Dosi ripetitive di thimerosal portano al deterioramento neurocomportamentale nei topi autoimmuni sensibili, all’aumento dello stress ossidativo e alla diminuzione dei livelli intracellulari di glutatione in vitro.”
Thimerosal induces apoptosis in a neuroblastoma model via the cJun N-terminal kinase pathway
Il timerosale induce l’apoptosi in un modello di neuroblastoma attraverso la via chinasi cJun N-terminale
“Negli ultimi anni, le polemiche hanno circondato l’uso del thimerosal nei vaccini, poiché il mercurio è una neurotossina e una nefrotossina nota. Da quando la controversia è iniziata alla fine degli anni ’90, gran parte del thimerosal è stato rimosso dai vaccini somministrati ai bambini negli Stati Uniti. Tuttavia, rimane in alcuni, come il vaccino contro l’influenza, e viene aggiunto alle fiale multidose utilizzate nei paesi di tutto il mondo. Gli studi che si concentrano sulla neurotossicità indotta dal thimerosal sono limitati, e le linee guida di esposizione, come quelle stabilite dalla Food and Drug Administration, sono basate sulla ricerca con metilmercurio. È interessante notare che alcuni studi in vitro e in vivo suggeriscono che l’etilmercurio può reagire in modo diverso dal metilmercurio…l’identificazione di specifici percorsi di segnalazione attivati in risposta all’esposizione del thimerosal presenta obiettivi farmacologici per attenuare la potenziale tossicità nei pazienti esposti a prodotti contenenti il thimerosal.”
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Disaccoppiamento della segnalazione di calcio mediata da ATP e della secrezione di interleuchina 6 disregolata in cellule dendritiche da parte del thimerosal nanomolare
“Questo studio dimostra il meccanismo per cui livelli molto bassi di Thimerosal possono contribuire alla disregolazione del sistema immunitario”
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Effetti tossicologici del thimerosal e dell’etilmercurio: Inibizione del sistema di tioredoxin e deidrogenasi NADP(+)-dipendente deidrogenasi del percorso del pentosio fosfato
“Il mercurio (Hg) è un forte agente tossico che colpisce principalmente il sistema nervoso centrale, renale, cardiovascolare e immunitario. Il thimerosal è ancora in uso nella pratica medica come antisettico topico e come conservante nei vaccini a dosi multiple, somministrato di routine ai bambini in alcuni paesi in via di sviluppo, mentre altre forme di mercurio come il metilmercurio rappresentano un pericolo ambientale e alimentare.”
L’esposizione perinatale al thimerosal provoca uno stress ossidativo cerebellare aberrante, il metabolismo degli ormoni tiroidei e il comportamento motorio nei cuccioli di ratto; effetti dipendenti dal sesso e dal ceppo
“Il metilmercurio (Met-Hg) e l’etilmercurio (Et-Hg) sono potenti sostanze tossiche con una serie di effetti neurologici dannosi per l’uomo e gli animali. Mentre il Met-Hg è un riconosciuto innesco di stress ossidativo e un perturbatore endocrino che ha un impatto sullo sviluppo neurologico, la neurotossicità dello sviluppo dell’Et-Hg, un metabolita del thimerosal, non è stata esplorata. I nostri dati dimostrano quindi un impatto negativo sullo sviluppo neurologico dell’esposizione perinatale TM che sembra essere dipendente dal ceppo e dal sesso.”
La somministrazione neonatale di un conservante del vaccino, il thimerosal, produce un deterioramento duraturo della nocicefazione e l’apparente attivazione del sistema oppioide nei ratti
“L’analisi farmacocinetica ha rivelato che Hg da iniezioni THIM si accumula nel cervello del ratto in quantità significative e vi rimane più di 30 giorni dopo l’iniezione. I risultati attuali mostrano che la somministrazione di THIM ai ratti compromette la sensibilità al dolore, apparentemente a causa dell’attivazione del sistema oppioide endogeno.”
Il rischio di disturbi dello sviluppo neurologico a seguito di una formulazione DTaP conservata al Thimerosal in confronto alla sua formulazione Thimerosal ridotta nel sistema di segnalazione degli eventi avversi del vaccino (VAERS)
“Effetti significativi per il disturbo dello sviluppo neurologico in generale sono stati osservati per i maschi (OR = 2,52), ma non per le femmine se separate per sesso. Questo studio fornisce prove di un’associazione tra il Thimerosal e gli esiti dello sviluppo neurologico e fornisce un supporto per la realizzazione di ulteriori studi ben progettati che esaminano l’associazione tra i vaccini contenenti Thimerosal e una vasta gamma di esiti dello sviluppo neurologico.”
La vaccinazione contro l’epatite B contenente il virus dell’epatite B e il rischio di ritardi specifici diagnosticati nello sviluppo negli Stati Uniti: Uno studio sul controllo dei casi nel Datalink sulla sicurezza dei vaccini
“Nei primi 3 anni di vita, il cervello si sviluppa rapidamente. Il suo sviluppo è caratterizzato da periodi di sviluppo critici per il linguaggio, la vista, l’udito, il linguaggio, l’equilibrio, ecc. e l’alterazione di uno qualsiasi dei processi che si verificano in questi periodi critici può portare a ritardi specifici nello sviluppo. Sebbene la vaccinazione infantile di routine possa essere un importante strumento di salute pubblica per ridurre la morbilità e la mortalità associate alle malattie infettive, il presente studio sostiene un’associazione tra l’aumento dell’esposizione organica al mercurio dei vaccini infantili contenenti Thimerosal e il conseguente rischio di ritardi specifici nello sviluppo tra maschi e femmine.
Uno studio caso-controllo che valuta la relazione tra la somministrazione di vaccino anti-Hemophilus influenzae di tipo b contenente Thimerosal e il rischio di una diagnosi di disturbo pervasivo dello sviluppo negli Stati Uniti.
“Uno studio caso-controllo di ipotesi ha valutato le cartelle cliniche automatizzate nel Vaccine Safety Datalink (VSD) per l’esposizione organica all’Hg del Thimerosal in vaccini Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) contenenti mercurio (Hg), somministrati in tempi specifici entro i primi 15 mesi di vita a soggetti con diagnosi di disturbo pervasivo dello sviluppo (PDD) rispetto ai controlli. La vaccinazione infantile di routine è un importante strumento di salute pubblica per ridurre la morbilità e la mortalità associate alle malattie infettive, ma il presente studio fornisce nuove prove epidemiologiche di una relazione significativa tra l’aumento dell’esposizione organica all’Hg da vaccini contenenti Thimerosal e il conseguente rischio di diagnosi di PDD nei maschi e nelle femmine.”
Comparison of organic and inorganic mercury distribution in suckling rat
Confronto tra la distribuzione del mercurio organico e inorganico nel ratto da latte
“Il prodotto metabolico del thimerosal è l’etilmercurio e la sua distribuzione e cinetica non sono ancora note, soprattutto in questa età precoce. Lo scopo di questo studio è stato quello di confrontare la distribuzione corporea di due forme di mercurio: organico (thimerosal) e inorganico (cloruro di mercurio (2+)) nei ratti da latte molto giovani. I risultati hanno mostrato che il livello di mercurio era più alto nel fegato e nei reni del gruppo del mercurio inorganico rispetto al gruppo esposto al thimerosal. Tuttavia, le concentrazioni di mercurio nel cervello e nel sangue erano più alte nel gruppo thimerosal esposto. Questi risultati devono essere chiariti da ulteriori dati sulle vie cinetiche dell’etilmercurio rispetto al mercurio inorganico.”
Mitochondrial mediated thimerosal-induced apoptosis in a human neuroblastoma cell line (SK-N-SH)
Apoptosi mitocondriale mediata dal thimerosal indotta in una linea cellulare di neuroblastoma umano (SK-N-SH)
“Presi insieme questi risultati suggeriscono effetti deleteri sulla citoarchitettura da thimerosal e l’inizio di apoptosi mitocondriale-mediata.”
Attivazione della MS da insulina come fattore di crescita 1 e dopamina: un obiettivo per le tossine del neuro-sviluppo e il thimerosal
“I nostri risultati delineano un nuovo percorso di segnalazione del fattore di crescita che regola l’attività della SM e quindi modula le reazioni di metilazione, compresa la metilazione del DNA. La potente inibizione di questo percorso da parte di etanolo, piombo, mercurio, alluminio e thimerosal suggerisce che può essere un importante bersaglio di tossine per lo sviluppo neurologico.”
I linfociti B di una popolazione di bambini con disturbo dello spettro autistico e i loro fratelli non affetti presentano ipersensibilità al thimerosal
“Le cellule ipersensibili al thimerosal avevano anche livelli più elevati di marcatori di stress ossidativo, carbonili proteici, e la generazione di ossidanti. Questo suggerisce che alcuni individui con un lieve difetto mitocondriale possono essere altamente suscettibili a tossine specifiche mitocondriali come il vaccino conservante thimerosal.”
La somministrazione di Thimerosal ai ratti neonati aumenta l’eccesso di glutammato e aspartato nella corteccia prefrontale: Ruolo protettivo del solfato di deidroepiandrosterone
“Poiché l’eccessivo accumulo di glutammato extracellulare è collegato con l’eccitotossicità, i nostri dati implicano che l’esposizione neonatale ai vaccini contenenti thimerosal potrebbe indurre lesioni cerebrali eccitotossiche, portando a disturbi dello sviluppo neurologico.”
Il Thimerosal compromette la maturazione delle cellule dendritiche umane, la produzione di IL-12, il rilascio di chemochine e la polarizzazione T-helper
“Abbiamo recentemente riportato che le concentrazioni nanomolari di Thimerosal inducono l’arresto del ciclo cellulare delle cellule T umane attivato attraverso la TCR e l’inibizione della produzione di citochine proinfiammatorie, interferendo così con le funzioni delle cellule T. Dato il ruolo essenziale delle cellule dendritiche (DC) nella polarizzazione delle cellule T e nell’immunità del vaccino, abbiamo studiato l’influenza delle concentrazioni non tossiche del thimerosal sulla maturazione e sulle funzioni della DC. I nostri risultati mettono in guardia sugli effetti immunomodulatori ex-vivo del thimerosal sui DC.”
L’esposizione prenatale a organomercurio, thimerosal, compromette persistentemente il sistema serotoninergico e dopaminergico nel cervello del ratto: implicazioni per l’associazione con i disturbi dello sviluppo
“Questi risultati indicano che l’esposizione embrionale al thimerosal produce un deterioramento duraturo del sistema cerebrale.”
Blood mercury levels in autism spectrum disorder: Is there a threshold level?
I livelli di mercurio nel sangue nel disordine dello spettro autistico: C’è un livello di soglia?
“Il mercurio (Hg) può avere un impatto significativo sulla patogenesi dei disturbi dello spettro autistico (ASD). Il peso dell’evidenza scientifica supporta l’Hg come fattore causale nei soggetti a cui è stata diagnosticata una ASD.”
Il thimerosal induce rotture del DNA, attivazione della caspasia-3, danni alle membrane e morte cellulare nei neuroni umani coltivati e nei fibroblasti
“Dimostriamo che il thimerosal in concentrazioni micromolari può rapidamente indurre danni alla membrana e al DNA e avviare l’apoptosi caspase-3-dipendente nei neuroni umani e fibroblasti”
L’assorbimento in vitro del glutammato nelle cellule CHO-K1 mutanti GLAST- e GLT-1-trasformate è inibito dal conservante thimerosal contenente etilmercurio.
“Questi studi suggeriscono che l’accumulo del thimerosal nel sistema nervoso centrale potrebbe contribuire a disregolare l’omeostasi del glutammato.”
Neurosviluppo dei bambini amazzonici esposti all’etilmercurio (da Thimerosal nei vaccini) e al metilmercurio (da pesce)
“I ritardi nello sviluppo neurologico dovuti a basse dosi di mercurio organico (sebbene indistinguibili) non sono prevedibili, ma possono essere evitati scegliendo pesci a basso Hg e fornendo vaccini privi di Thimerosal.”
Low-dose Thimerosal in pediatric vaccines: Adverse effects in perspective
Thimerosal a basso dosaggio nei vaccini pediatrici: Effetti negativi in prospettiva
“In particolare nei paesi meno sviluppati, neonati e bambini piccoli sono esposti all’EtHg perché è ancora presente in molti dei loro vaccini pediatrici e le madri sono spesso immunizzate con vaccini contenenti il Thimerosal (TCV) durante la gravidanza. Mentre la componente immunogenica del prodotto è stata sottoposta a test più rigorosi, il Thimerosal, noto per avere effetti neurotossici anche a basse dosi, non è stato esaminato per il limite di tolleranza da solo o in combinazione con l’adiuvante-Al durante i periodi di immaturità o di sviluppo (donne incinte, neonati e bambini piccoli). Le prove scientifiche hanno dimostrato i potenziali pericoli del Thimerosal in esperimenti che hanno modellato le concentrazioni di vaccino-EtHg. L’evidenza indica che le opzioni di vaccino senza Thimerosal dovrebbero essere rese disponibili nei paesi in via di sviluppo.”
Neurodevelopmental Effects of Mercury
Effetti del mercurio sullo sviluppo neurologico
“La tossicologia del mercurio (Hg) è preoccupante in quanto questo metallo è onnipresente nell’ambiente e gli organismi viventi sono abitualmente esposti all’Hg a livelli da bassi ad alti. Gli effetti tossici dell’Hg sono ben studiati ed è noto che possono differire a seconda della specie chimica Hg. In questo capitolo, sottolineiamo gli effetti neurotossici dell’Hg durante lo sviluppo del cervello. Il cervello immaturo è più suscettibile all’esposizione all’Hg, poiché tutte le forme chimiche dell’Hg, non solo quelle organiche, possono danneggiarlo. Il mercurio è uno degli elementi più neurotossici presenti nell’ambiente e l’esposizione a forme di E+Hg può avere conseguenze comportamentali di lunga durata. Di conseguenza, il divieto di esposizione intenzionale alle forme di E+Hg (ad esempio il thimerosal) dovrebbe essere esteso a tutti i bambini piccoli (non solo nei paesi ricchi).”
THIMEROSAL E AUTISMO
The role of mercury in the pathogenesis of autism
Il ruolo del mercurio nella patogenesi dell’autismo
“Recenti revisioni sulla salute ambientale hanno suggerito che l’esposizione precoce a sostanze pericolose può essere alla base di alcuni casi di disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui l’ADHD, difficoltà di apprendimento e difficoltà di parola/lingua. Nel 1999, il thimerosal usato come conservante per vaccini è stato identificato come una fonte diffusa di esposizione al mercurio organico nei neonati. Il mercurio (Hg), un metallo pesante, è considerato altamente neurotossico. La quantità di mercurio nei vaccini, anche se piccola, ha superato le linee guida di sicurezza USEPA su base cumulativa. Alcuni individui possono presentare gravi reazioni avverse a basse dosi di Hg che sono altrimenti ampiamente benigne per la maggior parte delle persone esposte. (a)i tratti dell’ASD sono noti per l’esposizione al mercurio; (b)l’insorgenza dei sintomi dell’ASD è temporalmente associata alla somministrazione di immunizzazioni; (c) l’aumento della prevalenza dell’autismo riportato negli anni ’90 segue l’introduzione di due vaccini contenenti mercurio; (d) è stato rilevato un elevato contenuto di mercurio in campioni biologici di pazienti autistici. Dal momento che l’ASD può ora colpire ben uno su 150 bambini americani, e che il thimerosal è ancora usato in molti prodotti in tutto il mondo, la conferma del thimerosal come agente ambientale nella patogenesi dell’autismo ha importanti implicazioni per la società e per il paziente. La quantità cumulativa di mercurio iniettata nei primi 6 mesi di vita era di 187,5 μg.3. Utilizzando un tale modello, si prevede che l’EtHg dei vaccini raccomandati aumenterà i livelli di mercurio nei capelli al di sopra delle linee guida USEPA di 1 ppm per un massimo di un anno…È stato dimostrato in vivo che i vaccini contenenti Thimerosal possono aumentare significativamente i livelli di Hg nel sangue nei neonati. Un’analisi CDC delle cartelle cliniche computerizzate HMO ha trovato associazioni statisticamente significative tra l’aumento dell’esposizione al thimerosal da immunizzazioni infantili e il disturbo da deficit di attenzione, il ritardo del linguaggio e i tic. Una revisione della letteratura medica ha dimostrato che l’esposizione al mercurio, sia esso organico o inorganico, può dare origine ai sintomi e ai tratti che definiscono o che si trovano comunemente negli individui ASD. Il mercurio può causare danni nell’interazione sociale, difficoltà di comunicazione e modelli di comportamento ripetitivi e stereotipati, che comprendono i tre criteri diagnostici dell’autismo DSM-IV. Inoltre, il mercurio può indurre caratteristiche prominenti nell’ASD come anomalie sensoriali, cambiamenti emotivi/psicologici, disturbi del movimento, disturbi del pensiero astratto o complesso, gravi disturbi del sonno e comportamenti autolesionistici. I maschi sono più colpiti delle femmine in entrambe le condizioni. Anomalie fisiologiche più comuni nelle popolazioni ASD e note per essere causate da esposizione al mercurio includono problemi gastrointestinali, disturbi del sistema nervoso autonomo, insolita attività EEG, alterazioni del sistema immunitario, irregolarità nei sistemi di neurotrasmettitori, e non specifiche lesioni cerebrali. La scoperta e l’aumento della prevalenza di autismo segnalata è parallela all’introduzione e alla diffusione di vaccini contenenti thimerosal. L’autismo è stato descritto per la prima volta nel 1943 tra i bambini nati negli anni ’30. Il Thimerosal è stato aggiunto per la prima volta ai vaccini per l’infanzia negli anni ’30. Prima del 1970, si stimava che l’autismo classico si verificasse in circa 1 bambino su 2000, mentre la prevalenza media riportata dagli studi dal 1970 al 1990 è di 1 su 1000. Questo periodo è stato un periodo di maggiore immunizzazione nel mondo sviluppato. Nel 1995, il National Institutes of Health ha riportato una prevalenza di autismo di 1 su 500 bambini, e nel 2000 il CDC ha identificato circa 1 su 250 bambini con autismo classico in una città del New Jersey. È stato nei primi anni ’90 che i vaccini per l’HiB e l’epatite B contenenti il thimerosal sono entrati a far parte del programma di routine per i neonati. L’insorgenza dei sintomi autistici segue generalmente la somministrazione del thimerosal nei vaccini, e l’insorgenza dei sintomi è coerente con l’espressione della tossicità del mercurio. Come notato in precedenza, l’esposizione al mercurio da vaccini è iniziata alla nascita ed è continuata a circa 2, 4, 6 e 15 mesi. La grande maggioranza dei bambini autistici appare normale alla nascita, ma sono state osservate sottili anomalie nel movimento già a 4 mesi di età e disturbi sensoriali-motori rilevati a 9-12 mesi. L’intera gamma di disturbi diagnostici è generalmente evidente a 15-24 mesi. I sintomi della tossicità del mercurio possono manifestarsi improvvisamente in individui particolarmente sensibili o sensibilizzati, ma l’espressione è di solito graduale. I sintomi autistici di solito emergono gradualmente, anche se ci sono casi di insorgenza improvvisa. Quasi tutti i bambini americani sono immunizzati, ma meno dell’1% ha l’ASD. Questo modello è coerente con la risposta all’esposizione a basse dosi di mercurio, che è caratterizzata da un’ampia variazione interindividuale. L’acrodinia, una grave malattia della prima infanzia prevalente 50 anni fa, illustra questo fenomeno. L’acrodinia è stata causata da piccole quantità di cloruro di mercurio in polvere dentaria. Sebbene l’uso delle polveri fosse diffuso, solo una piccola percentuale di bambini sviluppava la malattia. Occasionalmente anche i fratelli dei pazienti affetti da acrodinia soccombevano e si suggeriva un legame genetico. Alcuni ceppi ad alto responder sono quelli soggetti a disturbi autoimmuni. L’ASD è altamente ereditario e si verifica più frequentemente del previsto nelle famiglie con malattie autoimmuni. I medici che curano i pazienti autistici hanno riportato elevati livelli di mercurio nelle urine dopo la sfida con i chelanti standard per i metalli pesanti e il miglioramento delle funzioni dopo la rimozione del mercurio dalla chelazione. In un caso studio, l’unica esposizione al mercurio nota è stata causata da vaccini. Questi rapporti preliminari suggeriscono che il mercurio può persistere nei tessuti in alcuni soggetti autistici e può contribuire ai sintomi autistici. Questi risultati supportano l’ipotesi che il mercurio nei vaccini possa essere un fattore nella patogenesi dell’autismo.”
Studio completo perchè su pubmed non è disponibile nemmeno l’abstract.
Autism: a novel form of mercury poisoning
Autismo: una nuova forma di avvelenamento da mercurio
“L’esposizione al mercurio può causare disfunzioni immunitarie, sensoriali, neurologiche, motorie e comportamentali simili a tratti che definiscono o sono associati all’autismo, e le somiglianze si estendono alla neuroanatomia, ai neurotrasmettitori e alla biochimica. Il Thimerosal, un conservante aggiunto a molti vaccini, è diventato una delle principali fonti di mercurio nei bambini che, nei primi due anni, possono aver ricevuto una quantità di mercurio superiore alle linee guida di sicurezza. Una revisione della letteratura medica e dei dati del governo degli Stati Uniti suggerisce che: (i) molti casi di autismo idiopatico sono indotti dall’esposizione precoce al mercurio del thimerosal; (ii) questo tipo di autismo rappresenta una sindrome mercuriale non riconosciuta; e (iii) fattori genetici e non genetici stabiliscono una predisposizione per cui gli effetti avversi del thimerosal si verificano solo in alcuni bambini.”
Esposizione al thimerosal nei neonati e disturbi dello sviluppo neurologico: una valutazione delle cartelle cliniche computerizzate nel Vaccine Safety Datalink
“Lo studio ha valutato le possibili associazioni tra i disturbi dello sviluppo neurologico (NDs) e l’esposizione al mercurio (Hg) da vaccini contenenti Thimerosal (TCVs) esaminando il Datalink automatizzato per la sicurezza del vaccino (VSD). Coerenti rapporti di tasso significativamente aumentato sono stati osservati per l’autismo, disturbi dello spettro autistico, tic, disturbo da deficit di attenzione, e disturbi emotivi con l’esposizione Hg da TCVs.
Disturbi dello spettro di connettività cerebrale anormale dopo l’amministrazione del thimerosal: Una prospettiva di valutazione longitudinale del controllo del caso delle cartelle cliniche nel Datalink sulla sicurezza dei vaccini
“Il disturbo dello spettro autistico (ASD), il tic (TD) e la sindrome ipercinetica dell’infanzia (disturbo da deficit di attenzione [ADD]/disordine da deficit di attenzione e iperattività [ADHD]) sono disturbi recentemente definiti come disturbi anomali dello spettro di connettività (ACSD) perché mostrano un modello simile di connettività cerebrale anormale. I risultati suggeriscono che l’esposizione all’Hg dal thimerosal è significativamente associata agli ACSD di ASD, TD e ADD/ADHD.”
Induction of metallothionein in mouse cerebellum and cerebrum with low-dose thimerosal injection
Induzione di metallotioneina nel cervelletto del topo e nel cervelletto con iniezione a basso dosaggio del thimerosal
“Si pensa che il cervelletto sia un organo sensibile al thimerosal. Come risultato, in combinazione con la patologia cerebrale osservata nei pazienti con diagnosi di autismo, il presente studio aiuta a sostenere la plausibilità biologica che l’esposizione a basse dosi di mercurio da vaccini contenenti thimerosal può essere associata all’autismo.”
Thimerosal and autism? A plausible hypothesis that should not be dismissed
Thimerosal e autismo? Un’ipotesi plausibile che non deve essere scartata
“L’ipotesi dell’autismo-mercurio descritta per la prima volta da Bernard et al. ha generato molto interesse e polemiche. L’Istituto di Medicina (IOM) ha riesaminato la connessione tra vaccini contenenti mercurio e disturbi del neurosviluppo, incluso l’autismo. Hanno concluso che l’ipotesi era biologicamente plausibile ma che non c’erano prove sufficienti per accettare o rifiutare una connessione causale e hanno raccomandato un programma di ricerca completo. Senza citare nuove prove sperimentali, numerosi osservatori hanno offerto pareri sull’argomento, alcuni dei quali respingono le conclusioni dell’OIM. In una recente revisione, Nelson e Bauman sostengono che un legame tra il conservante thimerosal, la fonte del mercurio nei vaccini infantili, è improbabile. Nella loro difesa del thimerosal, questi autori hanno una visione ristretta dell’ipotesi originale, non forniscono nuove prove e si basano su citazioni selettive e ragionamenti errati. Forniamo prove qui per confutare la critica di Nelson e Bauman e per difendere l’ipotesi dell’autismo-mercurio.”
Blood levels of mercury are related to diagnosis of autism: a reanalysis of an important data set
I livelli ematici di mercurio sono correlati alla diagnosi di autismo: una rianalisi di un importante set di dati
“La questione di cosa stia portando all’apparente aumento dell’autismo è di grande importanza. Come il legame tra aspirina e infarto, anche un piccolo effetto può avere importanti implicazioni per la salute…esiste una relazione significativa tra i livelli ematici di mercurio e la diagnosi di un disturbo dello spettro autistico. Inoltre, i risultati dell’analisi del campione di capelli offrono un certo supporto all’idea che le persone con autismo possano essere meno efficienti e più variabili nell’eliminare il mercurio dal sangue.”
I linfociti B di una popolazione di bambini con disturbo dello spettro autistico e i loro fratelli non affetti presentano ipersensibilità al thimerosal
“Il ruolo dei vaccini contenenti thimerosal nello sviluppo del disturbo dello spettro autistico (ASD) è stato un’area di intenso dibattito, così come la presenza di amalgame dentali al mercurio e l’ingestione di pesce da parte di madri incinte. Abbiamo studiato gli effetti del thimerosal sulla proliferazione cellulare e sulla funzione mitocondriale da linfociti B prelevati da individui con autismo, dai loro gemelli non autistici e dai loro fratelli non gemelli…alcuni individui con un lieve difetto mitocondriale possono essere altamente sensibili alle tossine mitocondriali specifiche come il thimerosal conservante del vaccino”
Una serie di casi di bambini con apparenti encefalopatie tossiche da mercurio che si manifestano con sintomi clinici di disturbi autistici regressivi
“Compromissioni nelle relazioni sociali e nella comunicazione, comportamenti ripetitivi e schemi di movimento anormali stereotipati caratterizzano i disturbi dello spettro autistico (ASD). È chiaro che mentre i fattori genetici sono importanti per la patogenesi degli ASD, l’esposizione al mercurio può indurre disfunzioni immunitarie, sensoriali, neurologiche, motorie e comportamentali simili ai tratti che definiscono o associati agli ASD. C’era una significativa relazione dose-risposta tra la gravità degli ASD regressivi osservati e la dose totale di mercurio che i bambini hanno ricevuto dai vaccini contenenti Thimerosal / preparati di globuline immunitarie Rho (D). Sulla base delle diagnosi differenziali, 8 dei 9 pazienti esaminati sono stati esposti a un significativo mercurio da preparati biologici / vaccinali contenenti Thimerosal durante i loro periodi di sviluppo fetale / infantile, e successivamente, tra i 12 ei 24 mesi di età, questi bambini precedentemente in sviluppo normale soffrivano di mercurio tossico encefalopatie che si sono manifestate con sintomi clinici compatibili con ASD regressivi. La prova dell’intossicazione da mercurio dovrebbe essere considerata nella diagnosi differenziale come contributo ad alcuni ASD regressivi.”
Reduced levels of mercury in first baby haircuts of autistic children
Riduzione dei livelli di mercurio nei primi tagli di capelli dei bambini autistici
“I tassi segnalati di autismo sono aumentati notevolmente negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Un possibile fattore alla base di questi aumenti è una maggiore esposizione al mercurio attraverso i vaccini contenenti thimerosal, ma l’esposizione al vaccino deve essere valutata nel contesto delle esposizioni cumulative durante la gestazione e la prima infanzia. Tassi differenziali di eliminazione postnatale del mercurio possono spiegare perché esposizioni gestazionali e infantili simili producono effetti neurologici variabili. Alla luce della plausibilità biologica del ruolo del mercurio nei disturbi del neurosviluppo, il presente studio fornisce ulteriori informazioni su un possibile meccanismo mediante il quale l’esposizione precoce al mercurio potrebbe aumentare il rischio di autismo.”
Effect of thimerosal on the neurodevelopment of premature rats
Effetto del thimerosal sullo sviluppo neurologico dei ratti prematuri
“Le conseguenze negative sullo sviluppo neurologico osservate nel presente studio sono coerenti con gli studi precedenti; questo studio ha sollevato serie preoccupazioni circa il disturbo del neurosviluppo come l’autismo negli esseri umani a seguito della somministrazione di routine in tutto il mondo di vaccini contenenti thimerosal ai neonati.”
Aumento della suscettibilità alla disfunzione mitocondriale indotta dall’etilmercurio in un sottoinsieme di linee cellulari linfoblastoidi autistiche
“L’associazione dei disturbi dello spettro autistico con lo stress ossidativo e la disfunzione mitocondriale è sempre più riconosciuta. Questi risultati suggeriscono che il legame epidemiologico tra l’esposizione ambientale al mercurio e un aumento del rischio di sviluppare l’autismo può essere mediato attraverso la disfunzione mitocondriale e sostenere l’idea che un sottogruppo di individui con autismo può essere vulnerabile alle influenze ambientali con effetti negativi sullo sviluppo attraverso la disfunzione mitocondriale.”
Evidence of parallels between mercury intoxication and the brain pathology in autism
Prove di paralleli tra l’intossicazione da mercurio e la patologia cerebrale nell’autismo
“Questa revisione trova la prova di molti paralleli tra i due, tra cui: (1) degenerazione microtubulare, in particolare di grandi dimensioni, a lungo raggio degenerazione assonale con conseguente germogliazione assonale abortivo (a breve, assoni sottili), (2) crescita eccessiva dentritica, (3) neuroinfiammazione, (4) microglial / attivazione astrocitica, (5) attivazione risposta immunitaria del cervello, (6) elevata proteina acida fibrillare gliale fibrillare; (7) stress ossidativo e perossidazione lipidica; (8) diminuzione dei livelli ridotti di glutatione e glutatione ossidato elevato; (9) disfunzione mitocondriale; (10) interruzione dell’omeostasi del calcio e la segnalazione; (11) inibizione dell’acido glutammico decarbossilasi (GAD) attività; (12) interruzione della omeostasi GABAergica e glutamatergica; (13) inibizione dell’attività IGF-1 e metionina sintasi; (14) compromissione della metilazione; (15) disfunzione delle cellule endoteliali vascolari e cambiamenti patologici dei vasi sanguigni; (16) diminuzione del flusso sanguigno cerebrale / cerebrale cerebrale; (17) aumento della proteina precursore dell’amiloide; (18) perdita di granuli e neuroni Purkinje nel cervelletto; (19) aumento dei livelli di citochine pro-infiammatorie nel cervello; e (20) fattore nucleare aberrante kappa-catena leggera kappa-catena di cellule B attivate (NF-kappaB). L’evidenza suggerisce che il mercurio può essere sia causale o contribuente nella patologia cerebrale in ASD, eventualmente lavorando in sinergia con altri composti tossici o patogeni per produrre la patologia cerebrale osservata in quelli con diagnosi di ASD.”
I livelli di mercurio nel sangue e di neuropeptidi correlati all’infiammazione nel siero sono correlati nei bambini con disturbi dello spettro autistico
“Il mercurio (Hg) è una neurotossina, e potenzialmente uno dei principali fattori scatenanti ambientali per l’ASD in quanto induce una neuroinfiammazione con conseguente rilascio di neuropeptidi. Questo è il primo studio che esplora la relazione potenzialmente causale tra i livelli di neurochinina A nel siero e il mercurio nel sangue (BHg) nei bambini affetti da ASD. C’è stata una relazione lineare significativa e positiva tra i livelli di neurochinina sierica A e BHg nei bambini con ASD moderata e grave, ma non nei bambini di controllo sani.”
Hair Toxic Metal Concentrations and Autism Spectrum Disorder Severity in Young Children
Concentrazioni di metalli tossici nei capelli e gravità del disturbo dello spettro autistico nei bambini piccoli
“L’aumento delle concentrazioni di Hg nei capelli è correlato in modo significativo con l’aumento della gravità dell’ASD. Al contrario, non sono state osservate correlazioni significative tra gli altri metalli tossici dei capelli esaminati e la gravità dell’ASD. Questo studio aiuta a fornire un ulteriore supporto meccanicistico per Hg nell’eziologia della gravità ASD, ed è supportato da un numero crescente di recenti revisioni critiche che forniscono la plausibilità biologica per il ruolo dell’esposizione ad Hg nella patogenesi delle ASD.”
A prospective study of mercury toxicity biomarkers in autistic spectrum disorders
Uno studio prospettico di biomarcatori di tossicità del mercurio nei disturbi dello spettro autistico
“La neurotossicità stabilita per lo sviluppo attribuita al mercurio e le prove biochimiche/genomiche per la suscettibilità/tossicità al mercurio nelle ASD indicano un ruolo causale per il mercurio.”
Studio completo scaricabile qui
Toxicity biomarkers in autism spectrum disorder: a blinded study of urinary porphyrins
Biomarcatori di tossicità nel disturbo dello spettro autistico: uno studio in cieco delle porfirine urinarie
“Questi risultati suggeriscono che i livelli di porfirine associate ad Hg-tossicità sono più alti nei bambini con diagnosi di ASD rispetto ai controlli.”
Thimerosal Exposure and the Role of Sulfation Chemistry and Thiol Availability in Autism
L’esposizione al thimerosal e il ruolo della chimica della solfatazione e la disponibilità di tiolo nell’autismo
“È importante notare che l’insorgenza di sintomi di ASD dopo i 6 mesi di età segue temporalmente la somministrazione di molti vaccini infantili. Lo scopo della presente revisione critica è di fornire una visione meccanicistica di come la limitata disponibilità di tiolo, la chimica anomala della solfatazione e la ridotta capacità di riserva di GSH nei bambini con un ASD potrebbero renderli più suscettibili agli effetti tossici del Thimerosal somministrato abitualmente come parte dei programmi di immunizzazione infantile obbligatoria.”
The relationship between mercury and autism: A comprehensive review and discussion
Il rapporto tra mercurio e autismo: Una revisione completa e una discussione
“La patologia cerebrale nei disturbi dello spettro autistico (ASD) indica una marcata e continua reattività infiammatoria con danni neuronali concomitanti. Questa revisione attuale, tuttavia, si concentrerà in particolare sull’esposizione al mercurio e sull’ASD, conducendo una ricerca bibliografica completa di studi originali sull’uomo che esaminano la potenziale relazione tra il mercurio e l’ASD, categorizzando, riassumendo e discutendo la ricerca pubblicata che affronta questo argomento. Questa revisione ha trovato 91 studi che esaminano la relazione potenziale tra il mercurio e l’ASD dal 1999 al febbraio 2016. Di questi studi, la grande maggioranza (74%) suggerisce che il mercurio è un fattore di rischio per l’ASD, rivelando effetti sia diretti che indiretti. La preponderanza delle prove indica che l’esposizione al mercurio è causale e/o contributiva nell’ASD.”
The plausibility of a role for mercury in the etiology of autism: a cellular perspective
La plausibilità di un ruolo del mercurio nell’eziologia dell’autismo: una prospettiva cellulare
“Da un punto di vista cellulare, sembrerebbe che la letteratura scientifica esistente supporti la plausibilità biologica di una patogenesi dell’autismo basata sull’Hg. Per comprendere il caso di plausibilità, è essenziale riconoscere che una variabile critica (o imprevedibile e confusa, a seconda dei casi) è la sensibilità idiosincratica di un dato individuo all’Hg, che probabilmente ha qualche base genetica. Questo approccio a livello di popolazione per ridurre l’esposizione all’Hg non è stato ancora introdotto in modo completo, ad eccezione della parziale riduzione dell’Hg nel programma di vaccinazione e dell’avvertimento al pubblico (in particolare alle madri in gravidanza e allattamento) per quanto riguarda il consumo di frutti di mare. Nonostante la plausibilità biologica dell’Hg come agente eziologico nell’autismo, rimane ancora molto lavoro da fare per capire meglio come l’Hg agisce in qualsiasi processo patogeno.”
Uno studio prospettico della somministrazione di globuline immuni di Rho(D)-immune contenenti il thimerosal come fattore di rischio per i disturbi autistici
“I risultati forniscono indicazioni sul potenziale ruolo che l’esposizione prenatale al mercurio può avere in alcuni bambini affetti da ASD.”
Uno studio in due fasi sul rischio di autismo tra i bambini nati dalla fine degli anni ’90 ai primi anni 2000 negli Stati Uniti
“Questo studio rivela che il rischio di autismo dalla fine degli anni ’90 ai primi anni 2000 negli Stati Uniti è diminuito significativamente con la riduzione dell’esposizione all’Hg da vaccini per l’infanzia contenenti Thimerosal.”
Una valutazione delle tendenze al ribasso nei disturbi dello sviluppo neurologico negli Stati Uniti a seguito della rimozione del Thimerosal dai vaccini per l’infanzia
“Gli Stati Uniti sono nel bel mezzo di un’epidemia di disturbi dello sviluppo neurologico (NDs). Il presente studio fornisce le prime prove epidemiologiche che dimostrano che, poiché il Thimerosal è stato rimosso dai vaccini per l’infanzia, il numero di NDs è diminuito negli Stati Uniti. Le tecniche di analisi utilizzate hanno tentato di ridurre al minimo il rischio o la distorsione. Questo è particolarmente vero perché il trattamento dei dati sulla sicurezza dei vaccini del Programma Nazionale di Immunizzazione del CDC è stato messo in discussione dall’Istituto di Medicina dell’Accademia Nazionale delle Scienze nel 2005.”
Una valutazione comparativa degli effetti dell’immunizzazione MMR e delle dosi di mercurio da vaccini per l’infanzia contenenti thimerosal sulla prevalenza dell’autismo nella popolazione
“Sono state effettuate valutazioni dei sommari di sorveglianza biologica dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), dei set di dati del Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti e delle stime annuali sulla nascita in vita del CDC. I risultati di questo studio concordano con una serie di studi pubblicati in precedenza. Questi studi hanno dimostrato che c’è una plausibilità biologica e prove epidemiologiche che mostrano una relazione diretta tra l’aumento delle dosi di mercurio da vaccini contenenti thimerosal e disturbi dello sviluppo neurologico, e vaccini contenenti morbillo e gravi disturbi neurologici.”
Uno studio in due fasi che valuta la relazione tra la somministrazione di vaccini contenenti Thimerosal e il rischio di una diagnosi di disturbo dello spettro autistico negli Stati Uniti
“Il presente studio fornisce nuove prove epidemiologiche a sostegno di un’associazione tra l’aumento dell’esposizione all’Hg organico da vaccini infantili contenenti Thimerosal e il conseguente rischio di una diagnosi di ASD.”
ALLUMINIO
Aluminium-adjuvanted vaccines transiently increase aluminium levels in murine brain tissue
I vaccini ad alto contenuto di alluminio aumentano temporaneamente i livelli di alluminio nel tessuto cerebrale murino
“L’alluminio è ampiamente utilizzato come adiuvante nei vaccini umani e i bambini possono spesso ricevere fino a 3,75 mg di alluminio per via parenterale durante i primi sei mesi di vita. Mostriamo che l’iniezione intraperitoneale di vaccini adsorbiti con alluminio nei topi provoca un aumento transitorio dei livelli di alluminio nel tessuto cerebrale con un picco intorno al secondo e terzo giorno dopo l’iniezione. Questo aumento non è stato osservato nel gruppo di controllo con soluzione salina di animali o con vaccini che non contengono alluminio. È probabile che l’alluminio venga trasportato al cervello dalla proteina transferrina legante il ferro ed entri nel cervello attraverso specifici recettori della transferrina.”
Aluminum hydroxide injections lead to motor deficits and motor neuron degeneration
Le iniezioni di idrossido di alluminio portano a deficit motori e degenerazione dei motoneuroni
“La sindrome della guerra del Golfo è un disturbo multisistemico che affligge molti veterani degli eserciti occidentali nella guerra del Golfo del 1990-1991. Un certo numero di persone affette può mostrare deficit neurologici tra cui varie disfunzioni cognitive e malattie dei motoneuroni, quest’ultima espressione è praticamente indistinguibile dalla sclerosi laterale amiotrofica classica (SLA) tranne che per l’età di insorgenza. Possibili cause di GWS includono molti degli adiuvanti nel vaccino contro l’antrace e altri. Il colpevole più probabile sembra essere l’idrossido di alluminio. Le analisi comportamentali in questi topi hanno rivelato alterazioni significative in un certo numero di funzioni motorie, nonché una ridotta capacità di memoria spaziale. La dimostrata neurotossicità dell’idrossido di alluminio e la sua relativa ubiquità come adiuvante suggeriscono che è giustificato un maggiore controllo da parte della comunità scientifica.”
Aluminum-Induced Entropy in Biological Systems: Implications for Neurological Disease
Entropia indotta dall’alluminio (Al) nei sistemi biologici: Implicazioni per le malattie neurologiche
“Al è invariabilmente tossico per i sistemi viventi e non ha un ruolo benefico noto in nessun sistema biologico. Al perturba l’auto-ordinamento biologico, la trasduzione di energia e i sistemi di segnalazione, aumentando così l’entropia biosemiotica. A partire dalla biofisica dell’acqua, la perturbazione progredisce attraverso le macromolecole che sono cruciali per i processi viventi (DNA, RNA, proteoglicani e proteine). Essa danneggia le cellule, i circuiti e i sottosistemi e può causare guasti catastrofici che terminano con la morte. Al forma complessi tossici con altri elementi, come il fluoro, e interagisce negativamente con il mercurio, il piombo e il glifosato. Al ha un impatto negativo sul sistema nervoso centrale in tutte le specie che sono state studiate, compresi gli esseri umani. A causa degli impatti globali di Al sulla dinamica dell’acqua e sui sistemi biosemiotici, i disturbi del sistema nervoso centrale negli esseri umani sono indicatori sensibili degli agenti tossici di Al a cui siamo esposti.”
Non-linear dose-response of aluminium hydroxide adjuvant particles: Selective low dose neurotoxicity
Dosaggio non lineare delle particelle adiuvanti di idrossido di alluminio: Neurotossicità selettiva a bassa dose
“L’idrossido di alluminio (Al,Alhydrogel), il principale adiuvante autorizzato per vaccini umani e animali, è costituito da nanoparticelle primarie che si agglomerano spontaneamente. Preoccupazioni sulla sua sicurezza sono emerse in seguito al riconoscimento della sua biopersistenza inaspettatamente di lunga durata all’interno delle cellule immunitarie in alcuni individui e segnalazioni di sindrome da stanchezza cronica, disfunzione cognitiva, mialgia, disautonomia e caratteristiche autoimmuni / infiammatorie temporalmente legate a più somministrazioni di vaccini contenenti Al. Esperimenti sui topi hanno documentato la sua cattura e il lento trasporto da parte delle cellule della linea dei monociti dal muscolo iniettato agli organi linfoidi e infine al cervello. Il presente studio mirava a valutare la funzione cerebrale del topo e la concentrazione di Al 180 giorni dopo l’iniezione di varie dosi di Alhydrogel nel muscolo tibiale anteriore in topi CD1 femmine adulte. È stato osservato un insolito pattern neuro-tossicologico limitato a una bassa dose di Alhydrogel. Sono stati osservati cambiamenti neurocomportamentali, inclusi livelli di attività ridotti. I livelli di Al cerebrale erano selettivamente aumentati negli animali esposti alla dose più bassa, mentre i granulomi muscolari erano quasi completamente scomparsi a 6 mesi in questi animali. Concludiamo che Alhydrogel iniettato a basse dosi nel muscolo di topo può indurre selettivamente un accumulo cerebrale di Al a lungo termine ed effetti neurotossici. Per spiegare questo risultato inaspettato, una strada che potrebbe essere esplorata in futuro riguarda la dimensione dell’adiuvante poiché le sospensioni iniettate corrispondenti alla dose più bassa, ma non alle dosi più alte, contenevano esclusivamente piccoli agglomerati nella gamma di dimensioni dei batteri noti per favorire cattura e, presumibilmente, trasporto da parte delle cellule della linea dei monociti. In ogni caso, l’opinione che la neurotossicità di Alhydrogel obbedisca alla regola “la dose fa il veleno” della tossicità chimica classica appare eccessivamente semplicistica.”
Alluminio nel sistema nervoso centrale (SNC): tossicità nell’uomo e negli animali, coadiuvanti vaccinali e autoimmunità
“Abbiamo esaminato la neurotossicità dell’alluminio nell’uomo e negli animali in varie condizioni, seguendo diverse vie di somministrazione, e forniamo una panoramica dei vari stati patologici associati. La letteratura dimostra chiaramente gli impatti negativi dell’alluminio sul sistema nervoso nel corso dell’età. Negli adulti, l’esposizione all’alluminio può portare a deficit neurologici apparentemente legati all’età simili all’Alzheimer ed è stata collegata a questa malattia e alla variante guamaniana, ALS-PDC. Inoltre, l’iniezione di adiuvanti di alluminio nel tentativo di capire la sindrome della Guerra del Golfo e i deficit neurologici associati porta a un fenotipo SLA nei giovani topi maschi. Nei bambini piccoli esiste una correlazione altamente significativa tra il numero di vaccini pediatrici adiuvati con alluminio somministrati e il tasso di disturbi dello spettro autistico. Molte delle caratteristiche della neurotossicità indotta dall’alluminio possono derivare, in parte, da reazioni autoimmuni, come parte della sindrome di ASIA.”
Aluminum adjuvant linked to Gulf War illness induces motor neuron death in mice
Coadiuvante di alluminio legato alla malattia della Guerra del Golfo induce la morte dei motoneuroni nei topi
“La malattia della Guerra del Golfo (GWI) colpisce una percentuale significativa di veterani del conflitto del 1991, ma la sua origine rimane sconosciuta. Considerando che molti fattori ambientali sono stati collegati al GWI, il ruolo del vaccino contro l’antrace è stato oggetto di crescente attenzione. Tra i componenti potenzialmente tossici del vaccino vi sono gli adiuvanti idrossido di alluminio e squalene. Per esaminare se questi composti potrebbero contribuire ai deficit neuronali associati al GWI, è stato sviluppato un modello animale per esaminare il potenziale impatto neurologico dell’idrossido di alluminio, dello squalene o dell’idrossido di alluminio combinato con lo squalene. I topi CD-1 giovani e maschi della colonia sono stati iniettati con gli adiuvanti a dosi equivalenti a quelle date al personale del servizio militare statunitense. Tutti i topi sono stati sottoposti a una batteria di test motori e cognitivo-comportamentali per un periodo di 6 mesi dopo le iniezioni. I risultati suggeriscono un possibile ruolo per l’alluminio adiuvante in alcune caratteristiche neurologiche associate a GWI e possibilmente un ruolo aggiuntivo per la combinazione di adiuvanti.”
Aluminum-induced neurotoxicity: alterations in membrane function at the blood-brain barrier
Neurotossicità indotta dall’alluminio: alterazioni della funzione della membrana alla barriera emato-encefalica
“L’alluminio è una neurotossina, sebbene la base per la sua tossicità sia sconosciuta. Recentemente è stato dimostrato che altera la funzione della barriera emato-encefalica (BBB), che regola gli scambi tra il sistema nervoso centrale (SNC) e la circolazione periferica. Tali alterazioni nell’accesso al cervello di nutrienti, ormoni, tossine e farmaci potrebbero essere alla base della disfunzione del SNC…molti dei suoi effetti sul sistema nervoso centrale e sui tessuti periferici possono essere spiegati dalle sue azioni come tossina di membrana.”
Multifaceted effects of aluminium in neurodegenerative diseases: A review
Molteplici effetti dell’alluminio nelle malattie neurodegenerative: Una recensione
“Le prove per la neurotossicità di Al sono descritte in vari studi, ma ancora il meccanismo esatto della tossicità di Al non è noto. Tuttavia, le prove suggeriscono che l’Al può potenziare lo stress ossidativo e gli eventi infiammatori e alla fine porta alla morte cellulare. Al è considerato una neurotossina consolidata e ha un legame tra l’esposizione e lo sviluppo di malattie neurodegenerative, tra cui la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), il morbo di Alzheimer (AD), la demenza, la sindrome della guerra del Golfo e il parkinson.”
Aluminum neurotoxicity in preterm infants receiving intravenous-feeding solutions
Neurotossicità dell’alluminio nei neonati pretermine che ricevono soluzioni per via endovenosa
“L’alluminio, un contaminante delle soluzioni commerciali per l’alimentazione endovenosa, è potenzialmente neurotossico. Nei neonati prematuri, l’alimentazione endovenosa prolungata con soluzioni contenenti alluminio è associata a uno sviluppo neurologico compromesso.”
Coadiuvanti di alluminio di vaccini iniettati nel muscolo: destino normale, patologia e malattia associata
“È l’adiuvante più comunemente usato nei vaccini umani e veterinari, ma i meccanismi attraverso i quali stimola le risposte immunitarie rimangono mal definiti. Sebbene generalmente ben tollerato a breve termine, è stato sospettato di causare occasionalmente problemi neurologici ritardati in individui suscettibili. In particolare, la persistenza a lungo termine del granuloma alluminico chiamato anche miofascite macrofagica è associata ad artromialgie croniche, affaticamento e disfunzione cognitiva. Le preoccupazioni per la sicurezza dipendono in gran parte dal lungo tempo di biopersistenza inerente a questo adiuvante, che può essere correlato al suo rapido ritiro dal liquido interstiziale per avido assorbimento cellulare; e la capacità delle particelle adiuvanti di migrare e accumularsi lentamente negli organi linfoidi e nel cervello, un fenomeno documentato in modelli animali e derivante dalla traslocazione dipendente da MCP1 / CCL2 di cellule della stirpe monocitaria caricate con adiuvante (fenomeno del cavallo di Troia). Queste nuove intuizioni suggeriscono fortemente che dovrebbe essere effettuata una seria rivalutazione della farmacocinetica e della sicurezza degli adiuvanti dell’alluminio a lungo termine.”
Mechanisms of aluminum adjuvant toxicity and autoimmunity in pediatric populations
Meccanismi della tossicità adiuvante dell’alluminio e dell’autoimmunità nelle popolazioni pediatriche
“Le sfide immunitarie durante lo sviluppo iniziale, comprese quelle indotte dal vaccino, possono portare ad alterazioni dannose permanenti del cervello e della funzione immunitaria. L’evidenza sperimentale mostra anche che la somministrazione simultanea di un minimo di due o tre adiuvanti immunitari può superare la resistenza genetica all’autoimmunità. In alcuni paesi sviluppati, quando i bambini avranno dai 4 ai 6 anni avranno ricevuto un totale di 126 composti antigenici insieme ad elevate quantità di adiuvanti di alluminio (Al) attraverso le vaccinazioni di routine. Secondo la Food and Drug Administration degli Stati Uniti, le valutazioni della sicurezza per i vaccini spesso non hanno incluso studi di tossicità appropriati perché i vaccini non sono stati considerati intrinsecamente tossici. Nel loro insieme, queste osservazioni sollevano preoccupazioni plausibili sulla sicurezza generale degli attuali programmi di vaccinazione infantile. Quando si valuta la tossicità adiuvante nei bambini, è necessario considerare diversi punti chiave: neonati e bambini non dovrebbero essere visti come “piccoli adulti” per quanto riguarda il rischio tossicologico poiché la loro fisiologia unica li rende molto più vulnerabili agli insulti tossici; negli esseri umani adulti gli adiuvanti del vaccino Al sono stati collegati a una varietà di gravi condizioni autoimmuni e infiammatorie (“ASIA”), tuttavia i bambini sono regolarmente esposti a quantità molto più elevate di Al dai vaccini rispetto agli adulti; si presume spesso che le risposte immunitarie periferiche non influenzino la funzione cerebrale. Tuttavia, è ora chiaramente stabilito che esiste una diafonia neuroimmune bidirezionale che svolge ruoli cruciali nell’immunoregolazione e nella funzione cerebrale. A loro volta, perturbazioni dell’asse neuro-immunitario sono state dimostrate in molte malattie autoimmuni; gli stessi componenti dell’asse neuro-immunitario che svolgono un ruolo chiave nello sviluppo del cervello e nella funzione immunitaria sono fortemente presi di mira dagli adiuvanti di Al. In sintesi, l’evidenza della ricerca mostra che le crescenti preoccupazioni sulle attuali pratiche di vaccinazione possono effettivamente essere giustificate. Poiché i bambini possono essere maggiormente a rischio di complicanze indotte dal vaccino, è urgentemente necessaria una valutazione rigorosa degli impatti negativi sulla salute correlati al vaccino nella popolazione pediatrica.”
Are there negative CNS impacts of aluminum adjuvants used in vaccines and immunotherapy?
Ci sono impatti negativi sul sistema nervoso centrale dei coadiuvanti a base di alluminio utilizzati nei vaccini e nell’immunoterapia?
“Nonostante l’opinione comune che i sali di alluminio (Al) siano inerti e quindi innocui come adiuvanti del vaccino o nell’immunoterapia, la realtà è molto diversa. Nel seguente articolo esaminiamo brevemente la letteratura sulla neurotossicità dell’Al e sull’uso dei sali di Al come adiuvanti del vaccino e consideriamo non solo le azioni tossiche dirette sul sistema nervoso, ma anche il potenziale impatto per innescare l’autoimmunità. Le risposte autoimmuni e infiammatorie che interessano il SNC sembrano essere alla base di alcune forme di malattie neurologiche, compresi i disturbi dello sviluppo. Al ha dimostrato di avere un impatto sul sistema nervoso centrale a tutti i livelli, anche modificando l’espressione genica. Questi risultati dovrebbero sollevare preoccupazioni circa il crescente uso di sali di Al come adiuvanti del vaccino e per l’applicazione come stimolanti immunitari più generali.”
ALLUMINIO e Biodisponibilità
Biodisponibilità dell’alluminio da fosfato basico di sodio e alluminio, un agente emulsionante approvato per additivi alimentari, incorporato nel formaggio
“È stato suggerito che la biodisponibilità orale di Al da acqua potabile è molto maggiore di quella da alimenti. L’obiettivo era quello di testare ulteriormente questa ipotesi. Questi risultati non supportano l’ipotesi che l’acqua potabile fornisca un contributo sproporzionato al totale di Al assorbito dal tratto gastrointestinale.”
Aluminum bioavailability from tea infusion
Biodisponibilità dell’alluminio da infusione di tè
“In sintesi, la biodisponibilità orale di Al da tè è stata dello 0,37%. Studi che utilizzano gli stessi metodi hanno mostrato che lo 0,28 e lo 0,29% di Al è stato assorbito per via orale dall’acqua.”
Aluminium toxicokinetics: an updated minireview
Tossicocinetica dell’alluminio: una minirevisione aggiornata
“C’è preoccupazione per l’alluminio nell’acqua potabile. Vengono riviste le fonti comuni di alluminio per l’uomo. La biodisponibilità orale di Al dall’acqua sembra essere di circa lo 0,3%. Il cibo è la principale fonte comune. La biodisponibilità del cibo non è stata adeguatamente determinata. L’esposizione industriale e medicinale, e forse l’uso di antitraspiranti, può aumentare significativamente l’alluminio assorbito. La biodisponibilità per inalazione di Al solubile nell’aria sembra essere di circa l’1,5% nell’ambiente industriale. Al può distribuirsi al cervello dalla cavità nasale, ma il significato di questa via di esposizione è sconosciuto. La biodisponibilità sistemica di Al dopo una singola applicazione di antitraspirante ascellare può raggiungere lo 0,012%.
TUTTO l’AI iniettato per via intramuscolare, ad es. dai vaccini, può eventualmente essere assorbito. Al si distribuisce in modo diseguale a tutti i tessuti. L’assorbimento cerebrale di Al può essere mediato dai complessi Al transferrina e Al citrato. Il contributo del cibo all’alluminio assorbito deve essere determinato per far avanzare la nostra comprensione dei principali componenti della tossicocinetica dell’alluminio.”
ALLUMINIO e Miofascite Macrofagica
Macrophagic myofasciitis: characterization and pathophysiology
Miofascite macrofagica: caratterizzazione e fisiopatologia
“L’allume è l’adiuvante più comunemente usato nei vaccini umani e veterinari, ma i meccanismi attraverso i quali stimola le risposte immunitarie rimangono non completamente compresi. Sebbene generalmente ben tollerato, l’allume può occasionalmente causare problemi di salute invalidanti in individui presumibilmente suscettibili. Una piccola percentuale di persone vaccinate presenta una insorgenza ritardata di mialgia diffusa, affaticamento cronico e disfunzione cognitiva e mostra una persistenza a lungo termine di macrofagi carichi di allume nel sito della precedente immunizzazione intramuscolare (im), formando una lesione granulomatosa chiamata miofascite macrofagica (MMF). I problemi di sicurezza dell’allume dipenderanno in gran parte dal fatto che il composto rimanga localizzato nel sito di iniezione o si diffonda e si accumuli in organi distanti. Gli esperimenti sugli animali indicano che i nanomateriali biopersistenti assorbiti dalle cellule della linea dei monociti nei tessuti, come i surrogati di allume fluorescenti, possono prima traslocare nei linfonodi drenanti e successivamente circolare nel sangue all’interno dei fagociti e raggiungere la milza e, infine, accumularsi lentamente nel cervello.”
Follow-up a lungo termine di disfunzioni cognitive in pazienti con miofasciite macrofagica indotta da idrossido di alluminio (MMF)
“La miofascite macrofagica (MMF) è caratterizzata da lesioni muscolari specifiche che valutano la persistenza a lungo termine dell’idrossido di alluminio all’interno dei macrofagi nel sito della precedente immunizzazione. Le caratteristiche rappresentative della disfunzione cognitiva associata a MMF(MACD) includono: sindrome disesecutiva; memoria visiva; estinzione dell’orecchio sinistro al test di ascolto dicotico. La maggior parte dei pazienti soddisfaceva i criteri per il deterioramento cognitivo lieve non amnesico / disesecutivo, anche se alcuni deficit cognitivi sembravano insolitamente gravi. La MACD è rimasta stabile nel tempo, sebbene la sindrome disesecutiva tendesse a peggiorare. Il follow-up a lungo termine di un sottogruppo di pazienti con 3 o 4 valutazioni neuropsicologiche consecutive ha confermato la stabilità del MACD nel tempo, nonostante le marcate fluttuazioni.”
La persistenza a lungo termine dell’idrossido di alluminio derivato da vaccini è associata a disfunzioni cognitive croniche
“I pazienti affetti (da miofascite macrofagica MMF descritta nello studio sopra) lamentano principalmente artromialgie, stanchezza cronica e difficoltà cognitive. Abbiamo progettato una batteria completa di test neuropsicologici per delineare prospetticamente la disfunzione cognitiva associata a MMF (MACD). Rispetto ai pazienti di controllo con artrite e dolore cronico, i pazienti con MMF avevano un deterioramento cognitivo pronunciato e specifico. La MACD colpisce principalmente la memoria sia visiva che verbale; funzioni esecutive, inclusa attenzione, memoria di lavoro e pianificazione; e estinzione dell’orecchio sinistro al test di ascolto dicotico. I deficit cognitivi non erano correlati a dolore, affaticamento, depressione o durata della malattia. I meccanismi fisiopatologici alla base della MACD devono ancora essere determinati. In conclusione, la persistenza a lungo termine dell’idrossido di alluminio derivato dal vaccino all’interno del corpo valutata da MMF è associata a disfunzione cognitiva, non solo a causa di dolore cronico, affaticamento e depressione.”
Le lesioni da miofascite macrofagica determinano la persistenza a lungo termine dell’idrossido di alluminio derivato da vaccino nel muscolo
“Sono state osservate inclusioni intracitoplasmatiche nei macrofagi di alcuni pazienti. Le inclusioni sono state rilevate costantemente e corrispondevano all’idrossido di alluminio, un composto immunostimolante frequentemente utilizzato come adiuvante del vaccino. Le mialgie diffuse erano più frequenti nei pazienti con una lesione MMF alla biopsia del muscolo deltoide. L’esordio della mialgia è stato successivo alla vaccinazione nel 94% dei pazienti. La lesione MMF è stata riprodotta sperimentalmente nei ratti. Concludiamo che la lesione MMF è secondaria all’iniezione intramuscolare di vaccini contenenti idrossido di alluminio, mostra sia la persistenza a lungo termine dell’idrossido di alluminio sia una reazione immunitaria locale in corso ed è rilevata in pazienti con sintomi sistemici che sono apparsi successivamente alla vaccinazione.”
Approfondimento sul destino cellulare e sulla tossicità dei coadiuvanti a base di alluminio utilizzati nelle vaccinazioni umane clinicamente approvate
“Nel presente documento è stata chiarita la distribuzione delle dimensioni delle particelle (PSD) dell’idrossido di alluminio e degli adiuvanti idrossifosfato di alluminio nel tentativo di correlare queste proprietà con le risposte biologiche osservate dopo la vaccinazione. Dimostriamo che non tutti gli adiuvanti in alluminio sono uguali né in termini di proprietà fisiche né di reattività biologica e potenziale tossicità sia nel sito di iniezione che oltre. Un carico elevato di idrossido di alluminio nel citoplasma delle cellule THP-1 senza citotossicità immediata potrebbe predisporre questa forma di adiuvante di alluminio al suo successivo trasporto in tutto il corpo, compreso l’accesso al cervello.”
ALLUMINIO e Autismo
Aluminium in brain tissue in autism
Alluminio nel tessuto cerebrale nell’autismo
Qui abbiamo usato la spettrometria ad assorbimento atomico a forno a grafite a riscaldamento trasversale per misurare, per la prima volta, il contenuto di alluminio nel tessuto cerebrale di donatori con diagnosi di autismo. Abbiamo anche usato un fluoro-alluminio-selettivo per identificare l’alluminio nel tessuto cerebrale utilizzando la microscopia a fluorescenza. Il contenuto di alluminio nel tessuto cerebrale dell’autismo era costantemente elevato. La preminenza dell’alluminio intracellulare associato a cellule non neuronali è stata un’osservazione di spicco nel tessuto cerebrale autistico e può offrire indizi sia sull’origine dell’alluminio cerebrale che su un presunto ruolo nel disturbo dello spettro autistico.
Do aluminum vaccine adjuvants contribute to the rising prevalence of autism?
I coadiuvanti in alluminio del vaccino contribuiscono alla crescente prevalenza dell’autismo?
“I disturbi dello spettro autistico (ASD) sono gravi disturbi dello sviluppo multisistemico e una preoccupazione urgente per la salute pubblica globale. L’immunità disfunzionale e la funzione cerebrale compromessa sono deficit fondamentali nell’ASD. L’alluminio (Al), l’adiuvante vaccinale più comunemente usato, è una neurotossina dimostrata e un forte stimolatore immunitario. Quindi, l’adiuvante Al ha il potenziale per indurre disturbi neuroimmuni. Quando si valuta la tossicità adiuvante nei bambini, è necessario considerare due punti chiave: i bambini non dovrebbero essere visti come “piccoli adulti” poiché la loro fisiologia unica li rende molto più vulnerabili agli insulti tossici; se l’esposizione ad Al da solo pochi vaccini può portare a deterioramento cognitivo e autoimmunità negli adulti, è irragionevole chiedersi se gli attuali schemi pediatrici, spesso contenenti 18 vaccini adiuvati con Al, siano sicuri per i bambini?
I nostri risultati mostrano che: i bambini dei paesi con la più alta prevalenza di ASD sembrano avere la più alta esposizione all’Al dai vaccini; l’aumento dell’esposizione agli adiuvanti di Al è significativamente correlato all’aumento della prevalenza di ASD negli Stati Uniti osservato negli ultimi due decenni; esiste una correlazione significativa tra la quantità di Al somministrata ai bambini in età prescolare e l’attuale prevalenza di ASD in sette paesi occidentali. L’applicazione dei criteri di Hill a questi dati indica che la correlazione tra Al nei vaccini e ASD può essere causale. Poiché i bambini rappresentano una frazione della popolazione più a rischio di complicanze a seguito dell’esposizione ad Al, sembra giustificata una valutazione più rigorosa della sicurezza dell’adiuvante di Al.”
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Empirical Data Confirm Autism Symptoms Related to Aluminum and Acetaminophen Exposure
I dati empirici confermano i sintomi dell’autismo correlati all’esposizione all’alluminio e all’acetaminofene
“L’autismo è una condizione caratterizzata da abilità cognitive e sociali compromesse, associate a una funzione immunitaria compromessa. L’incidenza è in aumento in modo allarmante e si sospetta sempre più che i fattori ambientali abbiano un ruolo. I nostri risultati forniscono una forte evidenza a sostegno di un legame tra l’autismo e l’alluminio nei vaccini. Una revisione della letteratura che mostra la tossicità dell’alluminio nella fisiologia umana offre ulteriore supporto. I riferimenti all’autismo nel VAERS sono aumentati costantemente alla fine del secolo scorso, durante un periodo in cui il mercurio veniva gradualmente eliminato, mentre il carico di adiuvante alluminio veniva aumentato. Utilizzando tecniche standard di rapporto funzione di verosimiglianza, identifichiamo diversi segni e sintomi che sono significativamente prevalenti nei rapporti sui vaccini dopo il 2000, tra cui cellulite*, convulsioni, depressione, affaticamento, dolore e morte, che sono anche significativamente associati ai vaccini contenenti alluminio. Proponiamo che i bambini con diagnosi di autismo siano particolarmente vulnerabili ai metalli tossici come l’alluminio e il mercurio a causa dell’insufficienza di solfato sierico e glutatione. Si osserva anche una forte correlazione tra autismo e vaccino MPR (morbillo, parotite, rosolia), che può essere parzialmente spiegata tramite una maggiore sensibilità al paracetamolo somministrato per controllare la febbre.”
*infezione batterica che coinvolge gli strati interni della pelle
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MORBILLO
The 1988-1989 measles epidemic in Hungary: assessment of vaccine failure
L’epidemia di morbillo del 1988-1989 in Ungheria: valutazione del fallimento del vaccino
“L’Ungheria ha attuato con successo un programma di vaccinazione contro il morbillo, raggiungendo una copertura di oltre il 93% nei gruppi mirati. Tuttavia, dal settembre 1988 al dicembre 1989 sono stati segnalati 17.938 casi di morbillo tra la popolazione civile con la maggior parte dei casi che si sono verificati in persone vaccinate. I dati della sorveglianza nazionale sono stati analizzati per determinare i motivi dell’epidemia e i fattori di rischio per il fallimento del vaccino.”
Measles cases in highly vaccinated population of Novosibirsk, Russia, 2000-2005
Casi di morbillo nella popolazione altamente vaccinata di Novosibirsk, Russia, 2000-2005
“Sulla base dei test di avidità IgG, la metà dei pazienti vaccinati ha dimostrato l’evidenza di un fallimento del vaccino secondario (SVF).”
Encefalopatia acuta seguita da una lesione cerebrale permanente o morte associata ad ulteriori vaccini attenuati contro il morbillo: una revisione delle richieste di risarcimento presentate al National Vaccine Injury Compensation Program
“Questo raggruppamento suggerisce che una relazione causale tra vaccino del morbillo e encefalopatia può esistere come una rara complicazione dell’immunizzazione del morbillo. Un totale di 48 bambini, di età compresa tra 10 e 49 mesi, hanno soddisfatto i criteri di inclusione dopo aver ricevuto il vaccino contro il morbillo, da soli o in associazione. Otto bambini morirono e il resto ebbe regressione mentale e ritardo, crisi croniche, deficit motori e sensoriali e disturbi del movimento.”
AUTISMO
What’s going on? The question of time trends in autism
Cosa sta succedendo? La questione delle tendenze temporali dell’autismo
“L’aumento della prevalenza di autismo e dei disturbi dello spettro autistico negli ultimi anni ha alimentato la preoccupazione per le possibili cause ambientali. L’autore esamina la letteratura disponibile per l’indagine e trova prove di grandi aumenti di prevalenza sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito che non possono essere spiegati da cambiamenti nei criteri diagnostici o miglioramenti nell’accertamento dei casi.”
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The rise in autism and the role of age at diagnosis
L’aumento dell’autismo e il ruolo dell’età alla diagnosi
“L’età più giovane alla diagnosi, la migrazione differenziale, i cambiamenti nei criteri diagnostici e l’inclusione di casi più lievi non spiegano completamente gli aumenti osservati.”
Sorting out the spinning of autism: heavy metals and the question of incidence
Risolvere la filatura dell’autismo: i metalli pesanti e la questione dell’incidenza
“Secondo noi le ricerche empiriche stanno trovando supporto per un collegamento con le tossine dei metalli pesanti. Noi sosteniamo che la ricerca scientifica non supporta il rifiuto del legame tra il disturbo dello sviluppo neurologico dell’autismo e le esposizioni tossiche.”
A prospective study of transsulfuration biomarkers in autistic disorders
Uno studio prospettico di biomarcatori di trasolfatazione nei disturbi autistici
“Le presenti osservazioni sono compatibili con l’aumento dello stress ossidativo e una ridotta capacità di disintossicazione, in particolare del mercurio, nei pazienti con diagnosi di ASD.”
Mercury induces inflammatory mediator release from human mast cells
Il mercurio induce il rilascio di mediatori infiammatori dai mastociti umani
“Il mercurio è noto per essere neurotossico, ma i suoi effetti sul sistema immunitario sono meno noti. I mastociti sono coinvolti nelle reazioni allergiche, ma anche nell’immunità innata e acquisita, così come nell’infiammazione. Molti pazienti con disturbi dello spettro autistico (ASD) hanno sintomi “allergici”; inoltre, la prevalenza di ASD nei pazienti con mastocitosi, caratterizzata da numerosi mastociti iperattivi nella maggior parte dei tessuti, è 10 volte superiore alla popolazione generale che suggerisce il coinvolgimento dei mastociti. HgCl2 stimola il rilascio di VEGF e IL-6 dai mastociti umani. Questo fenomeno potrebbe disturbare la barriera emato-encefalica e permettere l’infiammazione del cervello. Di conseguenza, i risultati del presente studio forniscono un meccanismo biologico per quanto bassi livelli di mercurio possano contribuire alla patogenesi dell’ASD.”
Esposizioni chimiche ambientali e disturbi dello spettro autistico: una revisione delle prove epidemiologiche
“Negli ultimi dieci anni, il numero di pubblicazioni epidemiologiche che trattano l’esposizione chimica ambientale e l’autismo è cresciuto enormemente. Questi studi sono importanti perché ora è chiaro che i fattori ambientali giocano un ruolo più importante nel causare l’autismo di quanto si pensasse in precedenza e perché affrontano fattori di rischio modificabili che possono aprire strade per la prevenzione primaria della disabilità associata all’autismo. In questa recensione, abbiamo trattato studi sull’autismo e stime di esposizione a tabacco, inquinanti atmosferici, composti organici volatili e solventi, metalli (da aria, occupazione, dieta, amalgame dentali e vaccini contenenti thimerosal). Nonostante l’errore intrinseco nella misurazione di molte di queste esposizioni ambientali, che rischia di attenuare le associazioni osservate, alcune esposizioni ambientali hanno mostrato associazioni con l’autismo…data la portata limitata di queste pubblicazioni, non è possibile escludere altre sostanze chimiche ambientali, che non sono state ancora adeguatamente studiate. La ricerca futura che affronta queste e altre sostanze chimiche ambientali, comprese le loro vie di esposizione più comuni, con una misurazione accurata dell’esposizione relativa a diverse finestre di sviluppo, è essenziale per guidare gli sforzi per la prevenzione del danno dello sviluppo neurologico che si manifesta nei sintomi dell’autismo.
In utero exposure to toxic air pollutants and risk of childhood autism
Esposizione agli inquinanti atmosferici tossici nell’utero e rischio di autismo infantile
“L’analisi dei fattori ci ha aiutato a identificare la struttura correlazionale tra le tossicità dell’aria e abbiamo stimato i rapporti di probabilità per l’autismo dalle analisi di regressione logistica. I rischi per l’autismo nei bambini possono aumentare a seguito dell’esposizione in utero a sostanze tossiche atmosferiche provenienti dal traffico urbano e dalle emissioni dell’industria, come misurato dalle stazioni di monitoraggio dell’aria basate sulla comunità.* ”
*E’ valutata anche la formaldeide contenuta nei vaccini.
Un confronto tra le tendenze temporali della prevalenza dell’autismo negli Stati Uniti e le tendenze dei fattori ambientali sospetti
“La prevalenza dell’autismo diagnosticato è aumentata rapidamente negli ultimi decenni tra i bambini statunitensi. Si ritiene che i fattori ambientali stiano guidando questo aumento e di recente è stato pubblicato un elenco delle prime dieci tossine ambientali sospette. Le tendenze delle tossine e dell’autismo sono state confrontate mediante ispezione visiva e coefficienti di correlazione calcolati…un forte aumento della prevalenza dell’autismo negli ultimi decenni. Il 75-80% dell’aumento monitorato dell’autismo dal 1988 è dovuto a un aumento effettivo del disturbo piuttosto che al cambiamento dei criteri diagnostici. La maggior parte delle tossine ambientali sospette esaminate hanno tendenze temporali piatte o decrescenti che sono scarsamente correlate all’aumento dell’autismo. Alcuni, tra cui piombo, pesticidi organoclorurati e le emissioni dei veicoli, hanno tendenze in forte diminuzione. Tra le tossine sospette esaminate, gli eteri di difenile polibromurati, gli adiuvanti di alluminio e il glifosato erbicida hanno tendenze crescenti che sono correlate positivamente all’aumento dell’autismo. La prevalenza diagnosticata dell’autismo è aumentata drammaticamente negli Stati Uniti negli ultimi decenni e ha continuato a crescere a partire dall’anno di nascita 2005. L’aumento è principalmente reale e si è verificato principalmente dalla fine degli anni ’80. Al contrario, l’esposizione dei bambini alla maggior parte dei primi dieci composti tossici è rimasta invariata o è diminuita nello stesso periodo di tempo.”
How commonly are known medical conditions associated with autism?
Quanto sono comunemente note le condizioni mediche associate all’autismo?
“Una serie di studi familiari e sui gemelli sostengono il ruolo della genetica e hanno portato ad un’ampia accettazione dell’autismo come disturbo biologico. La controversia persiste, tuttavia, sul ruolo delle condizioni mediche congenite nell’eziologia dell’autismo. Sono emerse due opinioni piuttosto divergenti. Una, sostenuta da Gillberg e colleghi, propone che fino al 30% dei casi di autismo sono associati a una condizione medica nota. D’altra parte, la ricerca di Rutter e colleghi suggerisce che l’incidenza potrebbe essere più vicina al 10%. I risultati suggeriscono che la prevalenza di condizioni mediche con sospetta relazione etiologica con l’autismo varia tra il 10 e il 15%, a seconda del sistema diagnostico utilizzato. Un’ulteriore variabilità dei tassi di prevalenza deriva da una definizione meno rigorosa di “condizione medica” e da tassi di rendimento compresi tra il 25 e il 37%. Risultati disparati in precedenti ricerche possono derivare dalla variabilità in entrambi i sistemi diagnostici impiegati e quali condizioni mediche sono considerate significative nell’eziologia dell’autismo.”
Autism: A form of lead and mercury toxicity
Autismo: Una forma di tossicità del piombo e del mercurio
“L’esposizione ambientale così come il difetto nel metabolismo dei metalli pesanti è responsabile dell’alto livello di metalli pesanti. La disintossicazione da agenti chelanti ha avuto un grande ruolo nel miglioramento di quei ragazzi.”
Ockham’s Razor e autismo: il caso delle neurotossine per lo sviluppo che contribuiscono a una malattia del neurosviluppo
“Le ragioni dell’aumento delle diagnosi implicano probabilmente l’esposizione di individui geneticamente predisposti a vari fattori scatenanti ambientali a tassi più elevati rispetto alle generazioni passate.”
Porphyrinuria in childhood autistic disorder: implications for environmental toxicity
Porfirinuria nel disturbo autistico infantile: implicazioni per la tossicità ambientale
“Questi dati implicano la tossicità ambientale nel disturbo autistico infantile.”
Porfirine urinarie alterate ed esposizione al mercurio come biomarcatori per la gravità dell’autismo nei bambini egiziani con disturbo dello spettro autistico
“I risultati hanno mostrato che i bambini con ASD nel presente studio avevano aumentato i livelli di Hg e Pb nel sangue rispetto ai bambini di controllo sani, indicando che il metabolismo disordinato della porfirina potrebbe interferire con la patologia associata al fenotipo neurologico autistico.”
Un’associazione positiva trovata tra la prevalenza dell’autismo e la vaccinazione infantile in tutta la popolazione statunitense
“La ragione della rapida ascesa dell’autismo negli Stati Uniti iniziata negli anni ’90 è un mistero. Sebbene gli individui abbiano probabilmente una predisposizione genetica a sviluppare l’autismo, i ricercatori sospettano che siano necessari anche uno o più fattori scatenanti ambientali. Uno di questi fattori scatenanti potrebbe essere la batteria di vaccinazioni che ricevono i bambini piccoli. È stata riscontrata una relazione positiva e statisticamente significativa: maggiore era la percentuale di bambini che ricevevano le vaccinazioni raccomandate, maggiore era la prevalenza di AUT o SLI. Né il comportamento dei genitori né l’accesso alle cure hanno influenzato i risultati, poiché le proporzioni di vaccinazione non erano significativamente correlate (statisticamente) a qualsiasi altra disabilità o al numero di pediatri in uno stato degli Stati Uniti. I risultati suggeriscono che sebbene il mercurio sia stato rimosso da molti vaccini, altri colpevoli potrebbero collegare i vaccini all’autismo. Sono necessari ulteriori studi sulla relazione tra vaccini e autismo.”
Hepatitis B vaccination of male neonates and autism diagnosis, NHIS 1997-2002
Vaccinazione dell’epatite B dei neonati maschi e diagnosi di autismo, NHIS 1997-2002.
“La vaccinazione universale contro l’epatite B è stata raccomandata per i neonati statunitensi nel 1991; tuttavia, i risultati sulla sicurezza sono misti. È stata determinata l’associazione tra la vaccinazione contro l’epatite B dei neonati maschi e il rapporto dei genitori sulla diagnosi di autismo. I ragazzi vaccinati da neonati avevano probabilità tre volte maggiori di diagnosi di autismo rispetto ai ragazzi mai vaccinati o vaccinati dopo il primo mese di vita. I ragazzi bianchi non ispanici avevano il 64% di probabilità in meno di avere diagnosi di autismo rispetto ai ragazzi non bianchi. I risultati suggeriscono che i neonati maschi statunitensi vaccinati con il vaccino contro l’epatite B prima del 1999 avevano un rischio tre volte più elevato di diagnosi di autismo da parte dei genitori rispetto ai ragazzi non vaccinati da neonati durante lo stesso periodo di tempo. I ragazzi non bianchi correvano un rischio maggiore.”
Possible immunological disorders in autism: concomitant autoimmunity and immune tolerance
Possibili disturbi immunologici nell’autismo: autoimmunità concomitante e tolleranza immunitaria
“Si conclude che, la risposta autoimmune alle proteine alimentari e la risposta immunitaria carente al morbillo, la parotite e gli antigeni del vaccino anti rosolia potrebbero essere associati all’autismo, come causa principale o un evento risultante. Ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questi risultati”
Elevated levels of measles antibodies in children with autism
Elevati livelli di anticorpi anti morbillo nei bambini con autismo
“L’autoimmunità indotta da virus può avere un ruolo causale nell’autismo. Per esaminare il legame eziologico dei virus in questo disturbo cerebrale, abbiamo condotto uno studio sierologico del virus del morbillo, del virus della parotite e del virus della rosolia. Così i bambini autistici hanno una risposta iperimmune al virus del morbillo, che in assenza di un tipo selvaggio di infezione da morbillo potrebbe essere un segno di una reazione immunitaria anormale al ceppo del vaccino o di riattivazione del virus.”
Live virus vaccination near a pregnancy: flawed policies, tragic results
Vaccinazione con virus vivo vicino a una gravidanza: politiche sbagliate, risultati tragici
La vaccinazione delle donne con vaccini contro il virus vivo intorno al concepimento è sempre stata controindicata dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) e dal produttore del vaccino a causa dei potenziali rischi per il feto. Tuttavia questa pratica pericolosa si verifica ed è associata a problemi di salute materna e ad un’incidenza molto elevata di autismo ad esordio precoce nei bambini. La vaccinazione post-partum con vaccini vivi contro il virus è stata raccomandata dal CDC e descritta come “conveniente” dal produttore del vaccino.”
Abnormal measles-mumps-rubella antibodies and CNS autoimmunity in children with autism
Anticorpi anormali di MMR e autoimmunità del SNC nei bambini con autismo
“L’autoimmunità al sistema nervoso centrale (SNC), in particolare alla proteina basica della mielina (MBP), può svolgere un ruolo causale nell’autismo. Poiché molti bambini autistici ospitano livelli elevati di anticorpi contro il morbillo, abbiamo condotto uno studio sierologico sugli autoanticorpi MMRe MBP. L’analisi ELISA ha mostrato un aumento significativo del livello di anticorpi MMR nei bambini autistici. L’analisi di immunoblotting ha rivelato la presenza di un insolito anticorpo MMR in 75 su 125 (60%) sieri autistici ma non nei sieri di controllo.Così l’anticorpo MMR nei sieri autistici ha rilevato la proteina HA del morbillo, che è unica per la sottounità di morbillo del vaccino. Inoltre, oltre il 90% dei sieri autistici positivi agli anticorpi MMR erano positivi anche per gli autoanticorpi MBP, suggerendo una forte associazione tra MMR e autoimmunità del SNC nell’autismo. Partendo da questa evidenza, suggeriamo che una risposta anticorpale inappropriata alla MMR, in particolare la sua componente morbillo, potrebbe essere correlata alla patogenesi dell’autismo.”
Hypothesis: conjugate vaccines may predispose children to autism spectrum disorders
Ipotesi: i vaccini coniugati possono predisporre i bambini a disturbi dello spettro autistico
“Il primo vaccino coniugato è stato approvato per l’uso negli Stati Uniti nel 1988 per proteggere neonati e bambini piccoli contro i batteri capsulari Haemophilus influenzae di tipo b (Hib). Dalla sua introduzione negli Stati Uniti, questo vaccino è stato approvato nella maggior parte dei paesi sviluppati, tra cui Danimarca e Israele, dove il vaccino è stato aggiunto ai loro programmi vaccinali nazionali rispettivamente nel 1993 e nel 1994. Ci sono stati notevoli aumenti nella prevalenza segnalata di disturbi dello spettro autistico (ASD) tra i bambini negli Stati Uniti a partire dalle coorti di nascita alla fine degli anni ’80 e in Danimarca e Israele a partire da circa 4-5 anni dopo. Sebbene questi aumenti possano in parte riflettere i bias dell’accertamento, un trigger esogeno* potrebbe spiegare una parte significativa degli aumenti riportati di ASD. Si ipotizza qui che l’introduzione del vaccino coniugato Hib negli Stati Uniti nel 1988 e la sua successiva introduzione in Danimarca e Israele potrebbe spiegare una parte sostanziale dell’aumento iniziale di ASD in quei paesi. La continuazione della tendenza verso un aumento dei tassi di ASD potrebbe essere ulteriormente spiegata da un maggiore utilizzo del vaccino, un cambiamento nel 1990 dell’età raccomandata per la vaccinazione negli Stati Uniti da 15 a 2 mesi, una maggiore immunogenicità del vaccino attraverso i cambiamenti nel suo vettore proteina e la successiva introduzione del vaccino coniugato per lo Streptococcus pneumoniae. Sebbene i vaccini coniugati siano stati altamente efficaci nel proteggere neonati e bambini piccoli dalla significativa morbilità e mortalità causata da Hib e S. pneumoniae, i potenziali effetti dei vaccini coniugati sullo sviluppo neurale meritano un attento esame. I vaccini coniugati cambiano fondamentalmente il modo in cui funzionano i sistemi immunitari dei neonati e dei bambini piccoli deviando le loro risposte immunitarie agli antigeni carboidrati mirati da uno stato di ipo-reattività a una robusta risposta mediata dalle cellule B2 B. Questo periodo di ipo-reattività agli antigeni dei carboidrati coincide con l’intenso processo di mielinizzazione nei neonati e nei bambini piccoli, e i vaccini coniugati possono aver interrotto le forze evolutive che hanno favorito lo sviluppo precoce del cervello rispetto alla necessità di proteggere neonati e bambini piccoli dai batteri capsulari.”
*fattore scatenante esterno
Phenotypic expression of autoimmune autistic disorder (AAD): a major subset of autism
Espressione fenotipica del disturbo autistico autoimmune (AAD): un sottoinsieme importante dell’autismo
“L’autore di questo articolo ha ipotizzato in precedenza che l’autismo possa essere causato dall’autoimmunità al cervello, forse innescata da un’infezione virale. Questo articolo è un riassunto dei risultati di laboratorio fino ad oggi più nuovi dati a supporto di una patogenesi autoimmune per l’autismo. I marcatori autoimmuni sono stati analizzati nel siero di bambini autistici e normali, ma è stato analizzato anche il liquido cerebrospinale (CSF) di alcuni bambini autistici. L’autoimmunità è stata dimostrata dalla presenza di autoanticorpi cerebrali, sierologia virale anormale, anticorpi cerebrali e virali nel CSF, una correlazione positiva tra autoanticorpi cerebrali e sierologia virale, livelli elevati di citochine proinfiammatorie e reagenti di fase acuta e una risposta positiva all’immunoterapia. Molti bambini autistici ospitavano autoanticorpi della proteina basica della mielina cerebrale e livelli elevati di anticorpi contro il virus del morbillo e il vaccino contro il morbillo-parotite-rosolia (MMR). Il morbillo potrebbe essere eziologicamente collegato all’autismo perché il morbillo e gli anticorpi MMR (un marker virale) erano correlati positivamente agli autoanticorpi cerebrali (un marker autoimmune) – caratteristiche salienti che caratterizzano la patologia autoimmune nell’autismo. Le prove scientifiche sono abbastanza credibili per la nostra ipotesi autoimmune, che porta all’identificazione del disturbo autistico autoimmune (AAD) come un importante sottoinsieme di autismo.”
Is Cholesterol Sulfate Deficiency a Common Factor in Preeclampsia, Autism, and Pernicious Anemia?
La carenza di colesterolo solfato è un fattore comune nella preeclampsia, nell’autismo e nell’anemia perniciosa?
“Attraverso studi sul database del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), dimostriamo una forte relazione statistica tra i segni e i sintomi associati all’autismo e quelli associati alla preeclampsia, all’anemia perniciosa e alle reazioni avverse gravi ai vaccini. Dimostriamo che i rapporti VAERS associati ai sintomi tipici dell’anemia perniciosa producono sia un insieme di sintomi altamente correlati con la preeclampsia sia un altro insieme altamente correlato con l’autismo. Spieghiamo questa osservazione attraverso un argomento che, in una reazione grave, la cascata di eventi successivi alla vaccinazione riflette un’abbondante produzione di ossido nitrico (NO) e la conseguente distruzione sia dei globuli rossi (RBC) che della cobalamina. Questo può spiegare i diversi segni e sintomi associati sia alla preeclampsia che a gravi reazioni avverse al vaccino. Infine, dimostriamo che gravi reazioni avverse ai vaccini possono essere associate a condizioni di pericolo di vita legate al cuore e al cervello, così come alla mortinatalità, quando il vaccino viene somministrato a una donna nel terzo trimestre di gravidanza, come dimostrato dall’analisi statistica dei registri del Gardasil”
Biomarkers of environmental toxicity and susceptibility in autism
Biomarcatori di tossicità ambientale e suscettibilità nell’autismo
“I disturbi dello spettro autistico (ASD) possono derivare da una combinazione di suscettibilità genetiche/biochimiche sotto forma di una ridotta capacità di espellere il mercurio e/o una maggiore esposizione ambientale nei momenti chiave dello sviluppo. La porfirina urinaria e le correlazioni dei punteggi CARS osservate tra i partecipanti allo studio suggeriscono che l’intossicazione da mercurio è significativamente associata a sintomi autistici.”
Le anomalie nell’asse zinco-metalloproteasi-BDNF possono contribuire alla megalencefalia e all’iperconnettività corticale nei giovani pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico
“Anche l’esposizione precoce ai lipopolisaccaridi (LPS) e ad altri attivatori MMP come i mercuriali organici è stata implicata nella patogenesi dell’ASD.”
Efficacy of DMSA Therapy in a Sample of Arab Children with Autistic Spectrum Disorder
Efficacia della terapia DMSA in un campione di bambini arabi con disturbo dello spettro autistico
“La chelazione del DMSA ha aumentato la produzione urinaria di metalli tossici e neurotossici. I nostri dati supportano l’evidenza che il trattamento di disintossicazione con DMSA orale ha un effetto benefico sui pazienti affetti da ASD.”
Fattori prenatali, perinatali e neonatali nell’autismo, nel disturbo pervasivo dello sviluppo, non altrimenti specificato, e la popolazione in generale
“I risultati di questo studio supportano i risultati precedenti che suggeriscono un’associazione coerente di eventi sfavorevoli in gravidanza, parto, e la fase neonatale e i disturbi pervasivi dello sviluppo.”
AUTISMO e Intestino
Gut Microbes and the Brain: Paradigm Shift in Neuroscience
I microbi dell’intestino e il cervello: Il Paradiso delle Neuroscienze
“La scoperta delle dimensioni e della complessità del microbioma umano ha portato a una continua rivalutazione di molti concetti di salute e malattia, comprese le malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale. Un crescente corpo di letteratura preclinica ha dimostrato la segnalazione bidirezionale tra il cervello e il microbioma intestinale, che coinvolge più meccanismi di segnalazione neurocrini ed endocrini. Mentre i fattori di stress psicologici e fisici possono influenzare la composizione e l’attività metabolica del microbiota intestinale, i cambiamenti sperimentali al microbioma intestinale possono influenzare il comportamento emotivo e i relativi sistemi cerebrali. Questi risultati hanno portato alla supposizione che le alterazioni nel microbioma intestinale possano svolgere un ruolo fisiopatologico nelle malattie del cervello umano, tra cui il disturbo dello spettro autistico, l’ansia, la depressione e il dolore cronico. In conclusione, la scoperta e il progresso esplosivo nella caratterizzazione del microbioma intestinale hanno avviato un cambio di paradigma non solo in medicina, ma anche nei domini di base e clinici delle neuroscienze. I prossimi anni di ricerca hanno il potenziale per scoprire connessioni interessanti tra batteri intestinali e condizioni neurologiche che potrebbero avere un impatto sulla salute umana.”
Nuove prove di un meccanismo patogeno virale per nuove varianti di malattie infiammatorie intestinali e disturbi dello sviluppo?
“Siamo tutti consapevoli del disagio del pubblico su un potenziale legame tra la vaccinazione con il triplo vaccino MMR (parotite, morbillo e rosolia) e condizioni infiammatorie di autismo o intestino, con alcune centinaia di genitori di bambini affetti che intraprendono azioni legali contro i produttori…gli studi condotti non escludono la possibilità che ci possano essere gruppi “a rischio” in cui esiste un legame reale tra MMR e condizioni infiammatorie di autismo / intestino. Nel 1998, Wakefield e colleghi hanno riportato colite e iperplasia nodulare linfoide ileale in bambini con disturbi dello sviluppo come l’autismo e hanno suggerito un possibile legame tra la vaccinazione MMR e un’enterocolite cronica associata a disfunzione neuropsichiatrica in questi bambini.Nel 2000, un ulteriore studio dello stesso gruppo ha sostenuto l’associazione dei disturbi dello sviluppo con una forma distinta di malattia infiammatoria intestinale, una nuova variante della malattia infiammatoria intestinale.
La causalità è raramente semplice e mai pura: la maggior parte se non tutte le malattie sono di natura multifattoriale…La persistenza del virus del morbillo potrebbe riflettere l’incapacità dei pazienti con un disturbo dello sviluppo di eliminare il virus…in nessun modo i dati qui presentati possono essere utilizzati per supportare la generalizzazione che la MMR causa tutti gli autismo e / o le malattie infiammatorie dell’intestino. Ci sono prove che i disturbi dello sviluppo sono associati a un disturbo funzionale dell’asse cervello-intestino…il disturbo dell’asse cervello-intestino potrebbe portare ad alterazioni nei neurotrasmettitori locali e nei mediatori dell’infiammazione e quindi incapacità di eliminare le infezioni virali in modo efficiente.”
Autistic disorder and viral infections
Disturbo autistico e infezioni virali
“ Una eziologia proposta per l’autismo è l’infezione virale molto presto nello sviluppo. Molti studi nel corso degli anni hanno presentato prove sia a favore che contro l’associazione dell’autismo con varie infezioni virali. La migliore associazione fino ad oggi è stata fatta tra la rosolia congenita e l’autismo; tuttavia, i membri della famiglia del virus dell’herpes possono anche avere un ruolo nell’autismo. Recentemente, la polemica è sorta per quanto riguarda il coinvolgimento del virus del morbillo e/o il vaccino MMR nello sviluppo dell’autismo. I saggi biologici danno il supporto all’associazione tra il virus del morbillo o MMR e l’autismo, mentre gli studi epidemiologici non mostrano alcuna associazione tra MMR e autismo. Ulteriori ricerche sono necessarie per chiarire sia i meccanismi con cui l’infezione virale all’inizio dello sviluppo può portare all’autismo, sia il possibile coinvolgimento del vaccino MMR nello sviluppo dell’autismo.”
Immunological findings in autism
Risultati immunologici nell’autismo
“Due principali disfunzioni immunitarie nell’autismo sono la regolazione immunitaria che coinvolge le citochine pro-infiammatorie e l’autoimmunità. Il mercurio e un agente infettivo come il virus del morbillo sono attualmente due principali candidati ambientali per le disfunzioni immunitarie nell’autismo. L’immunità umorale compromessa, d’altra parte, è evidenziata da una diminuzione delle IgA che causa una scarsa protezione dell’intestino. Studi che mostrano elevati anticorpi cerebrali specifici nell’autismo supportano un meccanismo autoimmune. I virus possono avviare il processo, ma la successiva attivazione delle citochine è il fattore dannoso associato all’autismo. Anticorpi specifici del virus del morbillo sono stati dimostrati in soggetti autistici. La vaccinazione MMR può aumentare il rischio di autismo attraverso un meccanismo autoimmune nell’autismo. Gli anticorpi MMR sono significativamente più elevati nei bambini autistici rispetto ai bambini normali, sostenendo un ruolo dei MMR nell’autismo. L’aumento del Th2 può spiegare l’aumento dell’autoimmunità, come i risultati degli anticorpi contro la MBP e i filamenti assonali neuronali nel cervello. Ulteriori indagini a livello immunologico, cellulare, molecolare e genetico permetteranno ai ricercatori di continuare a svelare i meccanismi immunopatogeni associati ai processi autistici nel cervello in via di sviluppo.”
Relazione epidemiologica e molecolare tra la produzione di vaccini e la prevalenza del disturbo dello spettro autistico
“I dati sulla copertura della MMR e sul disturbo autistico o sulla prevalenza del disturbo dello spettro autistico per la Norvegia, la Svezia e il Regno Unito sono stati ottenuti da siti web pubblici e governativi, nonché da articoli pubblicati da peer review. Infine, l’analisi genomica ha identificato i siti specifici in cui è più probabile che si verifichi l’integrazione di frammenti di DNA fetale nel genoma di un bambino. La copertura media di MMR per i tre paesi è scesa sotto il 90% dopo la famigerata pubblicazione del Dr. Wakefield del 1998, ma ha iniziato a recuperare lentamente dopo il 2001 fino a raggiungere nuovamente una copertura superiore al 90% entro il 2004. Durante lo stesso periodo di tempo, la prevalenza media dei disturbi dello spettro autistico nel Regno Unito, in Norvegia e in Svezia è diminuita sostanzialmente dopo l’anno di nascita 1998 ed è gradualmente aumentata di nuovo dopo l’anno di nascita 2000. I geni che sono stati collegati all’autismo hanno una suscettibilità più concentrata per gli insulti alla stabilità genomica rispetto al gruppo di tutti i geni contenuti all’interno del genoma umano. I vaccini prodotti in linee di cellule fetali umane contengono livelli inaccettabilmente alti di contaminanti di frammenti di DNA fetale. Il genoma umano contiene naturalmente regioni che sono suscettibili alla formazione di rottura del doppio filamento e alla mutagenesi inserzionale del DNA. Il “Wakefield Scare” ha creato un esperimento naturale che può dimostrare una relazione causale tra i vaccini prodotti nelle linee cellulari fetali e la prevalenza di ASD.
A possible central mechanism in autism spectrum disorders, part 1
Un possibile meccanismo centrale nei disturbi dello spettro autistico, parte 1
“Un’attenta revisione dei casi di ASD rivela una serie di eventi che aderiscono a un meccanismo immunoeccitotossico. Questo meccanismo spiega il legame tra vaccinazioni eccessive, uso di alluminio ed etilmercurio come coadiuvanti del vaccino, allergie alimentari, disbiosi intestinale e formazione anormale del cervello in via di sviluppo. Gli studi hanno dimostrato che un attento controllo dei livelli di glutammato cerebrale è essenziale per lo sviluppo del percorso cerebrale e che gli eccessi possono provocare l’arresto della migrazione neurale, nonché la perdita dendritica e sinaptica. È stato anche dimostrato che alcune citochine, come il TNF-alfa, possono, tramite il suo recettore, interagire con i recettori del glutammato per migliorare la reazione neurotossica. Per descrivere questa interazione ho coniato il termine immunoeccitotossicità, descritto in questo articolo.”
Is measles vaccination a risk factor for inflammatory bowel disease?
La vaccinazione contro il morbillo è un fattore di rischio per le malattie infiammatorie intestinali?
“Il virus del morbillo può persistere nel tessuto intestinale, in particolare quello colpito dal morbillo, e l’esposizione precoce al morbillo può essere un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia di Crohn. Il morbo di Crohn e la colite ulcerosa si verificano nelle stesse famiglie e possono condividere un’eziologia comune. In considerazione della crescente incidenza di malattia infiammatoria intestinale (malattia di Crohn e colite ulcerosa), abbiamo esaminato l’impatto della vaccinazione contro il morbillo su queste condizioni. Prevalenze della malattia di Crohn, colite ulcerosa, celiachia, e l’ulcerazione peptica sono stati determinati in 3545 persone che avevano ricevuto il vaccino vivo contro il morbillo nel 1964 come parte di una prova di vaccino contro il morbillo. Questi risultati suggeriscono che il virus del morbillo può avere un ruolo nello sviluppo non solo della malattia di Crohn, ma anche della colite ulcerosa.
ASIA
Autoimmune or auto-inflammatory syndrome induced by adjuvants (ASIA): old truths and a new syndrome?
Sindrome autoimmune o autoinfiammatoria indotta da adiuvanti (ASIA): vecchie verità e una nuova sindrome?
“Chiaramente sia i fattori genetici che quelli ambientali sono incriminati, come dimostra la mancanza di concordanza in gemelli identici…In questo numero è stata proposta una nuova sindrome chiamata ‘Asia’autoimmune/autoinfiammatoria indotta da coadiuvanti.”
Autoimmunità a seguito di vaccino contro l’epatite B come parte dello spettro della “Sindrome autoimmune (autoinfiammatoria) indotta da adiuvanti” (ASIA): analisi di 93 casi
“Abbiamo analizzato retrospettivamente le cartelle cliniche di 114 pazienti, provenienti da diversi centri negli Stati Uniti, con diagnosi di malattie immuno-mediate a seguito di immunizzazione con vaccino contro l’epatite B (HBVv). Da notare che il 47% dei pazienti ha continuato con il programma di immunizzazione nonostante abbia manifestato eventi avversi. Titoli elevati di autoanticorpi sono stati documentati nell’80% dei sieri testati. Caratteristiche cliniche comuni sono state osservate tra 93 pazienti con diagnosi di condizioni immuno-mediate post-HBVv, suggerendo un denominatore comune in queste malattie. I criteri ASIA sono risultati molto utili tra gli adulti con eventi post-vaccinazione. L’applicazione dei criteri ASIA alle popolazioni pediatriche richiede ulteriori studi.”
‘ASIA’ – autoimmune/inflammatory syndrome induced by adjuvants
‘ASIA’– sindrome autoimmune/infiammatoria indotta da coadiuvanti
Il ruolo di vari fattori ambientali nella patogenesi delle malattie immunomediate è ben consolidato. Negli ultimi anni, quattro condizioni: la siliconosi, la sindrome della guerra del Golfo (GWS), la sindrome della miofascite macrofagica (MMF) e i fenomeni post-vaccinazione sono stati collegati a una precedente esposizione a un adiuvante. Inoltre, queste quattro malattie condividono un complesso simile di segni e sintomi che supportano ulteriormente un denominatore comune. Pertanto, esaminiamo qui i dati attuali riguardanti il ruolo degli adiuvanti nella patogenesi delle malattie immunomediate, nonché i dati raccolti su ciascuna di queste quattro condizioni. Relativamente alle attuali conoscenze vorremmo suggerire di includere queste condizioni comparabili in una sindrome comune denominata ASIA, “Sindrome autoimmune (autoinfiammatoria) indotta da adiuvanti”
Il profilo epidemiologico della sindrome di ASIA dopo la vaccinazione contro l’HPV: una valutazione basata sui sistemi di segnalazione degli eventi avversi del vaccino.
“Abbiamo effettuato un’analisi del database VAERS per recuperare tutti i casi di sospetta sindrome da ASIA secondo le linee guida per la diagnosi di Shoenfeld e Agmon-Levin. Dopo la valutazione della causalità e la convalida del caso, 2.207 casi sono stati considerati probabilmente o possibilmente correlati alla vaccinazione. Questi rappresentano la più grande coorte ASIA mai segnalata e ci hanno permesso di stimare le caratteristiche epidemiologiche e cliniche di questa sindrome. Le manifestazioni cliniche più comuni osservate sono state piressia (58%), mialgia (27%) e artralgia o artrite (19%) e il tasso di segnalazione stimato era di 3,6 casi per 100.000 dosi di vaccino HPV distribuito. Questo studio presenta la prima stima sistematica dell’incidenza di ASIA e amplia le conoscenze su questa patologia. Sono necessarie ulteriori analisi per identificare i fattori di rischio genetici e non genetici per la sindrome di ASIA.”
MALATTIE AUTOIMMUNI
Raggruppamento dei casi di diabete insulino-dipendente (IDDM) che si verificano tre anni dopo l’immunizzazione dell’emofiliaco influenza B (HiB) supportano la relazione causale tra immunizzazione e IDDM
“La differenza di incidenza cumulativa tra chi riceve 4 dosi e chi riceve 0 dosi è di 54 casi a 7 anni, (rischio relativo = 1,26). La maggior parte dei casi extra di IDDM è apparsa in cluster statisticamente significativi che si sono verificati in periodi che iniziano circa 38 mesi dopo l’immunizzazione e durano circa 6-8 mesi. L’immunizzazione con vaccini pediatrici ha aumentato il rischio di diabete insulinico nei topi NOD. L’esposizione all’immunizzazione HiB è associata ad un aumento del rischio di IDDM. I topi NOD possono essere utilizzati come modello animale di diabete indotto da vaccino.”
Neuro-immune crosstalk and allergic inflammation
Diafonia neuroimmune e infiammazione allergica
“Il sistema neuronale e il sistema immunitario presentano interazioni bidirezionali che giocano un ruolo critico nell’omeostasi dei tessuti, nelle infezioni e nelle infiammazioni. In questa recensione, discutiamo questi recenti risultati relativi alla diafonia neuroimmune* che stanno scoprendo i meccanismi molecolari che regolano l’infiammazione. Infine, la diafisiologia neuroimmune ha un ruolo chiave nella fisiopatologia delle malattie allergiche, e presentiamo prove che indicano che le interazioni neuroimmuni regolano la fisiopatologia dell’asma attraverso meccanismi sia diretti che indiretti.”
*Una piccola parentesi per capire meglio cosa intende lo studio sopracitato quando parla di diafonia.
Infection, vaccines and other environmental triggers of autoimmunity
Infezione, vaccini e altri fattori ambientali che scatenano l’autoimmunità
“L’eziologia delle malattie autoimmuni non è ancora chiara, ma i fattori genetici, immunologici, ormonali e ambientali sono considerati fattori scatenanti importanti. Molti fattori ambientali sono noti per influenzare il sistema immunitario e possono giocare un ruolo come fattori scatenanti del mosaico autoimmune. I vaccini, in diversi rapporti sono stati trovati per essere temporalmente seguiti da un nuovo inizio di malattie autoimmuni. Gli stessi meccanismi che agiscono nell’invasione infettiva dell’ospite, si applicano anche alla risposta dell’ospite alla vaccinazione. È stata accettata l’associazione dei vaccini contro la difterite e il tossoide tetanico, la poliomielite e il morbillo con GBS, per MMR e lo sviluppo della trombocitopenia autoimmune, la SM è stata associata alla vaccinazione contro l’HBV.”
Immune thrombocytopaenic purpura: an autoimmune cross-link between infections and vaccines
Porpora trombocitopenica immune: una reticolazione autoimmune tra infezioni e vaccini
“La Trombocitopenia immune o porpora trombocitopenica autoimmune (ITP) è una malattia sistemica autoimmune rilevabile dalla presenza di un basso numero di piastrine e dalla produzione di autoanticorpi contro le glicoproteine espresse sulla superficie piastrinica. Il decorso clinico è spesso acuto e possono verificarsi eventi potenzialmente letali soprattutto nei bambini, con il 52% dei pazienti pediatrici che guarisce spontaneamente o dopo il trattamento. Un’evoluzione cronica della PTI si osserva nel 64% degli adulti, di cui il 12% svilupperà una malattia autoimmune sovrapposta…i vaccini come l’MMR possono indurre ITP.”
Infections and vaccines in the etiology of antiphospholipid syndrome
Infezioni e vaccini nell’eziologia della sindrome antifosfolipidica*
“L’eziologia dell’infezione di APS era ben stabilita. Allo stesso modo, un legame tra vaccinazioni come il tossoide tetanico può innescare anticorpi che prendono di mira il tossoide tetanico e β2-GPI, a causa del mimetismo molecolare tra le due molecole. Nel corso degli anni, il potenziale patogeno degli anticorpi anti-tossoide tetanico cross-reattivo con β2-GPI è risultato patogeno in modelli animali, inducendo APS sperimentale. Le prove accumulate supportano che la presenza di anticorpi anti-β2-GPI è associata a una storia di infezioni e il meccanismo principale per spiegare questa correlazione è il mimetismo molecolare. La relazione tra la vaccinazione contro il tossoide tetanico e la APS rivela una nuova visione della sindrome autoimmune / autoinfiammatoria indotta da adiuvanti (ASIA).”
*APS nota anche come sindrome di Hughes
Guillain-Barré syndrome–a classical autoimmune disease triggered by infection or vaccination
Sindrome di Guillain-Barré – una malattia autoimmune classica scatenata da infezione o vaccinazione
“A seguito del programma di vaccinazione contro il virus “influenza suina” negli Stati Uniti nel 1976, è stato osservato un aumento dell’incidenza di GBS e il rischio relativo calcolato era 6,2. Studi successivi hanno scoperto che i vaccini antinfluenzali contenevano strutture che possono indurre anticorpi anti-GM1 (ganglioside) dopo l’inoculazione nei topi. Informazioni più recenti hanno suggerito che il verificarsi di GBS dopo l’influenza e altri vaccini attualmente in uso è raro. Lo GBS coinvolge fattori genetici e ambientali, può essere innescato da infezioni o vaccinazioni e la predisposizione può essere prevista analizzando alcuni di questi fattori.”
Anomalie comportamentali nei topi femmine a seguito della somministrazione di coadiuvanti a base di alluminio e del vaccino umano contro il papillomavirus (HPV) Gardasil
“I vaccini e gli adiuvanti possono indurre manifestazioni autoimmuni e infiammatorie nei soggetti sensibili. Fino ad oggi la maggior parte degli studi sui vaccini umani utilizza adiuvanti a base di alluminio (Al) come placebo, nonostante molte prove dimostrino che l’Al nelle esposizioni rilevanti per il vaccino può essere tossico per gli esseri umani e gli animali. Abbiamo cercato di valutare gli effetti del coadiuvante di Al e del vaccino HPV Gardasil contro il vero placebo sui parametri comportamentali e infiammatori nei topi di sesso femminile. Sembra che Gardasil attraverso il suo adiuvante Al e gli antigeni HPV abbia la capacità di innescare neuroinfiammazione e reazioni autoimmuni, portando a ulteriori cambiamenti comportamentali.”
Vaccinazioni e rischio di lupus eritematoso sistemico e artrite reumatoide: Una revisione sistematica e meta-analisi
“Negli ultimi anni, sempre più studi hanno proposto alcune preoccupazioni sul possibile aumento del rischio di malattie autoimmuni negli individui che ricevono vaccinazioni, hanno pubblicato studi sulle associazioni tra vaccinazioni e rischi di lupus eritematoso sistemico (LES) e artrite reumatoide (AR) ma hanno riportato risultati contraddttori. È stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi per valutare in modo completo la relazione tra vaccinazioni e rischio di LES e AR. Hanno cercato su Pubmed, Web of Science ed Embase studi osservazionali che valutassero le associazioni di vaccinazioni con rischi di AR e SLE. Due autori hanno estratto in modo indipendente i dati da quegli studi ammissibili. Questo studio suggerisce che le vaccinazioni sono correlate a maggiori rischi di LES e AR. Sono necessari studi osservazionali sempre più ampi per verificare ulteriormente i risultati di cui sopra e per valutare le associazioni di vaccinazioni con altre malattie reumatiche.”
On vaccine’s adjuvants and autoimmunity: Current evidence and future perspectives
Sui coadiuvanti del vaccino e sull’autoimmunità: Prove attuali e prospettive future
“Gli adiuvanti sono stati recentemente implicati nella nuova sindrome denominata “ASIA-Sindrome autoimmune / infiammatoria indotta da adiuvanti”, che descrive un quadro di condizioni cliniche comprese le reazioni avverse post-vaccinazione. Studi recenti implicano una rete di meccanismi nello sviluppo di malattie autoimmuni indotte da adiuvanti vaccinali, in particolare, in quelle associate a composti a base di alluminio. Sono invece disponibili meno dati e non sistematizzati su altri adiuvanti, nonostante recenti prove indichino che i vaccini con diversi adiuvanti possono anche causare specifiche reazioni avverse autoimmuni possibili verso diversi meccanismi patogeni. Questo argomento è importante in quanto il meccanismo d’azione specifico di ogni singolo adiuvante può avere effetti diversi sul decorso di diverse patologie. In questo documento, esaminiamo le prove attuali sul meccanismo d’azione degli adiuvanti attualmente impiegati e discutiamo i meccanismi con cui tali componenti possono innescare l’autoimmunità.”
ALTRI spunti di ricerca
Eventi avversi dopo vaccinazioni di 12 e 18 mesi: un’analisi delle serie di casi basata sulla popolazione e analisi in Self-Controlled Case Series
“I vaccini vivi hanno profili di sicurezza distinti, causando potenzialmente reazioni sistemiche da una a due settimane dopo la somministrazione. Ci sono rischi significativamente elevati di visite al pronto soccorso circa una o due settimane dopo una vaccinazione a 12 e 18 mesi. Gli studi futuri dovrebbero esaminare se questi eventi possono essere previsti o prevenuti.”
Complex regional pain syndrome type I after diphtheria-tetanus (Di-Te) vaccination
Sindrome dolorosa regionale complessa di tipo I dopo la vaccinazione antidifterico-tetanica (Di-Te)
“La sindrome del dolore regionale complesso di tipo I (CRPS I) è un disturbo di una o più estremità caratterizzato da dolore, sensibilità anormale, gonfiore, limitato range di movimento, instabilità vasomotoria, affaticamento e stress emotivo. Ci sono diversi rapporti di letteratura sulla CRPS dopo la vaccinazione contro la rosolia e l’epatite B. Presentiamo un caso di CRPS I che colpisce il braccio sinistro dopo la vaccinazione contro la difterite e il tetano (Di-Te) nel muscolo deltoide sinistro in una giovane ragazza che ha subito un profondo stress emotivo prima della procedura di vaccinazione. I dati anamnestici relativi a precedenti traumi minori nel sito di vaccinazione o stress emotivo possono richiedere un ritardo temporaneo della vaccinazione a causa della loro prontezza alla risposta immunitaria locale o sistemica compromessa e alla CRPS come complicazione della vaccinazione.”
Eventi avversi associati a vaccini infantili diversi dalla pertosse e dalla rosolia. Sintesi di un rapporto dell’Istituto di Medicina
“Nel settembre 1993 l’Istituto di Medicina pubblicò un rapporto intitolato Eventi Avversi Associati ai Vaccini Infantili: Evidenze sulla Causalità. La relazione ha esaminato le presunte conseguenze negative gravi associate alla somministrazione di difterite e tossoidi tetanici; vaccini contro il morbillo, la parotite e il morbillo-parotite-rosolia; vaccino orale contro la poliomielite e vaccino inattivato contro la poliomielite; vaccini contro l’epatite B; e i vaccini Haemophilus influenzae di tipo b (Hib). Il comitato ha passato 18 mesi a esaminare tutti i dati scientifici disponibili, dai singoli casi (pubblicati e non pubblicati) agli studi clinici controllati. Il comitato ha rilevato che l’evidenza ha accertato la causalità tra difterite e tossoidi tetanici e anafilassi, tra il vaccino del morbillo e la morte per infezione virale da ceppo vaccinale del morbillo, tra il vaccino contro la parotite e la trombocitopenia e l’anafilassi, tra il vaccino della poliomielite orale e la morte per vaccino contro la poliomielite. Per cinque eventi avversi correlati al vaccino, non sono state identificate prove. Per i rimanenti 33 eventi avversi correlati al vaccino, l’evidenza era inadeguata ad accettare o rifiutare una relazione causale.”
Neurotoxicology of the Brain Barrier System: New Implications
Neurotossicologia del sistema di barriere cerebrali: Nuove implicazioni
“La barriera che separa il sangue dal liquido interstiziale cerebrale è definita barriera emato-encefalica, mentre quella che interrompe la circolazione tra il sangue e il liquido cerebrospinale è chiamata barriera emato-liquido cerebrospinale. Le prove negli ultimi decenni suggeriscono che le barriere cerebrali sono soggette a insulti tossici da sostanze chimiche neurotossiche che circolano nel sangue. Il processo di invecchiamento e alcuni stati di malattia rendono le barriere più vulnerabili agli insulti che sorgono all’interno e all’esterno delle barriere. L’implicazione delle barriere cerebrali in alcune malattie neurodegenerative è convincente, sebbene il contributo della disfunzione della barriera indotta da sostanze chimiche nell’eziologia di uno qualsiasi di questi disturbi rimane scarsamente compreso.”
Pancreatite che complica l’immunizzazione degli adulti con un vaccino combinato contro la rosolia e contro il morbillo. Una relazione sul caso e la revisione della letteratura
“Il ceppo vaccinale Urabe è stato ritirato in alcuni paesi poiché è stato implicato in modo sproporzionato nella genesi della meningite asettica post-vaccinazione. La separazione temporale dell’inizio della pancreatite dalla vaccinazione solleva la possibilità che la pancreatite come complicanza della vaccinazione contro la parotite sia sottostimata.”
Influenza dei vaccini pediatrici sulla crescita dell’amigdala e sul legame oppioide nei macachi neonati del Rhesus: Uno studio pilota
“Questo studio pilota longitudinale, caso-controllo, ha esaminato la crescita dell’amigdala nei neonati macachi del Rhesus che ricevono il programma completo di vaccini per l’infanzia negli Stati Uniti (1994-1999). Questi risultati suggeriscono che i cambiamenti di maturazione del volume dell’amigdala e la capacità di legame di [(11)C]DPN nell’amigdala sono stati significativamente alterati nei macachi neonati che hanno ricevuto il programma vaccinale. Il macaco infantile è un modello animale rilevante in cui indagare le esposizioni ambientali specifiche e la neuroimmagine strutturale / funzionale durante lo sviluppo neurologico.
Studio completo scaricabile qui
Su questo lavoro si è creato del dibattito e questa è la risposta degli autori.
Le conclusioni rimangono le stesse e “i risultati di questo studio pilota giustificano ulteriori ricerche sull’impatto potenziale dei vaccini sulla struttura e la funzione del cervello infantile.”
The first steps towards the era of personalised vaccinology: predicting adverse reactions
I primi passi verso l’era della vaccinologia personalizzata: prevedere le reazioni avverse
“Fino ad ora, il verificarsi di reazioni avverse tra individui inoculati con vaccini identici è stato attribuito a processi stocastici imprevedibili.I recenti progressi nella farmacogenomica indicano che alcune caratteristiche della risposta dell’ospite all’immunizzazione sono influenzate da tratti genetici, d’ora in poi prevedibili. La capacità di prevedere la reazione avversa alla vaccinazione rappresenterebbe un passo importante verso lo sviluppo di una vaccinologia personalizzata e potrebbe aumentare la fiducia del pubblico nella sicurezza dei vaccini. Nel presente documento abbiamo esaminato tutte le informazioni disponibili sull’associazione tra varianti genetiche e il rischio per soggetti sani di sviluppare reazioni avverse.”
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